I tassi del consumo di alcol sono aumentati durante i primi mesi della pandemia secondo un nuovo studio condotto da ricercatori del McLean Hospital.
I risultati raggiunti da i ricercatori confermano quanto l’alcol risulti essere una risposta comune a eventi o periodi di stress. Periodi come quelli che possono seguire a delle catastrofi, a degli attacchi terroristici o a pandemie come quello in corso. Nel loro studio, pubblicato sul Journal of General Internal Medicine, i ricercatori esaminano anche i modi i potenziali per ridurre il consumo di alcol. Questo durante periodi molto stressanti come quello contemporaneo. Ad esempio i ricercatori rilevano, tramite una metanalisi di vari altri studi precedenti; che a seguito di un attacco terroristico di massa ci si può aspettare che il 7,3% della popolazione mostri un aumento del consumo dell’alcol nei primi due anni dopo l’attacco.
Inoltre, secondo i ricercatori, dato che la pandemia da COVID-19 corso è un evento che dura di più nel tempo rispetto ad altri eventi catastrofici; come può essere un terremoto un attacco terroristico, il consumo di alcol potrebbe risultare ancora maggiore nel caso di questa pandemia.
Inoltre lo stesso consumo di bevande alcoliche potrebbe aumentare ancora di più a causa degli isolamenti sociali forzati a cui diverse fasce della popolazione devono andare incontro in molti paesi. “Ci auguriamo che questo articolo richiami l’attenzione sugli effetti della pandemia sull’uso di alcol e offra approcci mitiganti a questo problema di salute pubblica non riconosciuto”, spiega Dawn E. Sugarman, una psicologa del Center of Excellence in Alcohol, Drugs, and Addiction del McLean ed una delle autrici dello studio.
Secondo i ricercatori.
I ricercatori credono che ci dovrebbe essere uno sforzo maggiore da parte delle istituzioni per quanto riguarda l’educazione e la gestione personale dello stress e dell’ansia. Inoltre ci dovrebbero essere maggiori sforzi da parte delle stesse istituzioni; in particolar modo quelle sanitarie, per quanto riguarda lo screening dei disturbi derivanti dall’utilizzo dell’alcol. L’accesso a tali cure potrebbe essere fornito, almeno inizialmente, anche tramite servizi di telemedicina o tramite Internet.