La costante ricerca di modelli elettrificati è sempre più alla portata delle tasche dell’automobilista medio. E a trainare il mercato delle auto alla spina oggi ci sono soprattutto società di leasing, noleggio e flotte aziendali.
“La pandemia è venuta fuori a febbraio, proprio nel periodo in cui case auto e noleggiatori erano impegnati nell’inflottamento ”, spiega Massimiliano Archiapatti, presidente di Aniasa.
Archiapatti spiega anche come la crisi pesi sulle scelte delle aziende di noleggio. “le aziende in questa fase di incertezza tendono a estendere la durata del noleggio piuttosto che a rinnovare le flotte. La nostra quota elettrificata sarebbe stata più significativa se non si fosse determinata la situazione attuale. Non si tratta di una scelta, ma il rallentamento del rinnovo delle flotte ha riguardato soprattutto elettriche e ibride”.
“La tendenza verso l’elettrico c’è ed è in crescita ma la registriamo più verso l’ibrido plug-in che verso l’elettrica pura” – questa fase di transizione sembra comunque ben lontana dal determinare un completo passaggio alla batteria, almeno nel breve periodo: “Lo switch completo al momento non può esserci e in modo molto razionale va detto, perché le immatricolazioni alternative ora coprono solo una quota”, sottolinea Archiapatti spiegando: “le aziende, a differenza del privato, fanno un ragionamento più razionale e meno dettato dal fascino dell’auto elettrica. Quindi se sanno che devono comprare un’auto che farà tanti kilometri non sceglieranno un’elettrica, e nemmeno una ibrida plug-in, ma opteranno per un diesel di nuova generazione che al momento risulta essere la scelta migliore”.