banda ultra larga

Voucher per la banda ultralarga: un lusso

Voucher per la banda ultralarga, ANCI e UNCEM: “Troppi comuni esclusi. Si deve intervenire per non escludere le aree in forte digital divide”.

L’erogazione dei ‘voucher banda ultralarga‘ dal 9 novembre alle famiglie italiane con Isee al di sotto dei 20mila euro rischia di aumentare i divari. Digitali, sociali, economici. Perché vi si potrà accedere solo in Comuni dove sono presenti reti ad alta velocità, mancante in troppi territori, come UNCEM e ANCI denunciano da molto tempo.

Potranno ufficialmente accedere al bonus Internet e pc che prevede fino a 500 euro da spendere per l’attivazione di una connessione a banda ultralarga. Alcune Regioni hanno già chiesto che vengano inclusi solo alcuni Comuni, tra questi i Comuni montani. Saranno gli operatori di telefonia a proporre “la scontistica” alle famiglie.

Mentre si accumulano comunicazioni non sempre chiare, UNCEM e ANCI lavorano con i Ministeri per la Digitalizzazione e per lo Sviluppo economico, oltre a Infratel, per evitare che il voucher esalti le sperequazioni oggi esistenti a causa anche della lentezza del Piano Banda ultralarga, in ritardo di due anni nell’attuazione.

Ieri, nel click day sul “bonus bici” è emersa l’assurda impossibilità per milioni di italiani di accesso alla piattaforma. Perché non c’è connettività adeguata. Era già successo con il click più veloce, e assurdo, dei “6000 campanili”. I Sindaci sulle barricate per questi ritardi nella progettazione e nella realizzazione delle nuove reti, chiedono informazioni chiare su voucher e scontistiche.

UNCEM e ANCI si esprimono

“La didattica a distanza e il telelavoro – affermano Michele Pianetta, Vicepresidente Anci Piemonte, e Marco Bussone, Presidente Uncem – richiedono connettività. Oggi manca in troppe aree del Paese. Possiamo ringraziare molte società private che, con rischio imprenditoriale, stanno investendo in ripetitori e reti senza fili.

Rispondono alle esigenze dei territori. Il Piano BUL è troppo in ritardo e occorre capire come si innesta la possibilità di una ‘rete unica’. Ora i voucher agiranno con due pesi e due misure. Chi ha rete a buone velocità vi accede, chi non ce l’ha e non per colpa sua, resta al palo. Occorre definire il percorso.

Occorre avere un impegno chiaro per la riduzione delle aree senza adeguata banda, limitare le sperequazioni e già nella legge di bilancio 2021, oltre che nel Piano nazionale ripresa e resilienza per l’uso del Recovery Fund, Governo, Parlamento, Regioni, Agenzie competenti devono intervenire per garantire reti a prova di futuro, a tutti“.

About Letizia Gusai

Appassionata di lettura e scrittura, sta terminando il suo percorso di studi in Beni Culturali e Spettacolo. Adora viaggiare e guardare film.

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