A settembre l’indice di disagio sociale (Mic) di Confcommercio, si è attestato su un valore stimato di 19,5, in ridimensionamento di 1,4 punti su agosto.
Il graduale ritorno a una situazione meno emergenziale, tendenza che ha caratterizzato i mesi estivi. Contribuendo al parziale ridimensionamento dell’area del disagio sociale, rischia di interrompersi già a ottobre. L’emergere della seconda ondata pandemica, con i conseguenti provvedimenti restrittivi, si inserisce in un contesto caratterizzato dal mancato recupero delle perdite reddituali ed occupazionali generate dal lockdown di marzo e aprile, soprattutto nel comparto dei servizi, in particolare di quelli turistici e, in generale, legati alla fruizione del tempo libero. L’innescarsi di nuove interruzioni di attività su un tessuto particolarmente fragile. Potrebbe dare origine a situazioni ancora più negative di quelle determinatasi in primavera – MIC attorno a 30 punti – con il pericolo, sempre più concreto per molte attività e posti di lavoro, di non sopravvivere.
Nuovi provvedimenti restrittivi
Il premier Giuseppe Conte ha firmato il nuovo Dpcm, che entra in vigore il 5 novembre. La Sardegna sarà inserita, per il momento, tra le regioni a rischio più basso.
Il nuovo Dpcm prevede, innanzitutto, il coprifuoco in tutta Italia, che scatterà alle 22. La didattica a distanza sarà al 100% per le scuole superiori, i centri commerciali chiusi nel week-end e nei giorni festivi. La riduzione della capienza dei mezzi pubblici al 50%, lo stop a mostre e musei. Chiuse anche le attività di scommesse e giochi, ovunque siano collocati, incluse le slot-machine. Vengono quindi confermate le indiscrezioni, l’unica modifica rispetto alla vigilia è che i parrucchieri resteranno aperti anche nelle zone più ad alto rischio.