Una ricerca dell’università La Sapienza di Roma, condotta insieme agli atenei “Vita-Salute” di Genova e “San Raffaele” di Milano, accende i riflettori sulle potenzialità della naringenina.
Il bergamotto di Reggio Calabria potrebbe essere un’arma in grado di fermare il Coronavirus. La notizia arriva da uno studio condotto dall’università La Sapienza di Roma insieme agli atenei “Vita-Salute” di Genova e “San Raffaele” di Milano. Secondo i ricercatori, il bergamotto, insieme ad altri agrumi, porterebbe in dote una sostanza: la naringenina, che sarebbe in grado di inibire i processi infettivi del Covid-19. L’intuizione è nata nel laboratorio dell’Unità di Istologia ed Embriologia Medica di Antonio Filippini, nell’università romana: si è pensato che la proliferazione di coronavirus si possa prevenire inibendo uno specifico bersaglio molecolare responsabile della progressione del virus appena entrato nella cellula. Al momento lo studio è in fase di verifica ed i risultati dei primi test sembrano confermare l’intuizione originaria dei ricercatori italiani.
La naringenina, come spiega la Società italiana di farmacologia, è un composto della famiglia dei flavonoidi, solitamente presenti nelle piante. Ha attività antiossidante e di modulazione del sistema immunitario, si trova in grandi quantità nel pompelmo; nel bergamotto e, in minore quantità, anche nel limone, nelle arance e nei mandarini. Quella contro il Coronavirus è solo l’ultima frontiera sulla bontà del bergamotto sulla salute. Vi sono, infatti, parecchi studi scientifici che dimostrano come i flavonoidi contenuti nel bergamotto abbiano un’azione molto simile a quella delle statine di sintesi; ovvero di bloccare gli enzimi della sintesi del colesterolo. Altri studi, poi, dimostrano come l’utilizzo di succo di bergamotto contribuisca anche a ridurre i livelli di LDL; colesterolo “cattivo”, e ad alzare i livelli di HDL, colesterolo “buono”.
La naringenina, è proprio la molecola al centro dello studio scientifico anti Covid-19.
La naringenina, proprio la molecola al centro dello studio scientifico anti Covid-19, da polifenolo contenuto nel succo di bergamotto, oltre all’attività “anticolesterolo” appena vista; aumenta l’assimilazione di glucosio nei muscoli e nel fegato, pertanto contribuisce a diminuire i livelli di glucosio nel sangue e a migliorare l’attività dell’insulina. Le proprietà antiossidanti del succo di bergamotto, ancora, aumentano l’attività degli enzimi con azione antiossidante, limitano la produzione di radicali liberi sulle pareti dei vasi sanguigni e contrastano i meccanismi infiammatori.