Droga: In Italia un terzo della popolazione studentesca ha utilizzato cannabis una volta nella vita, il 25,8% ne ha fatto uso nell’ultimo anno
La droga è una sostanza in grado di modificare lo stato di coscienza delle persone che le assumono e fa provare loro piacere ed emozioni forti.
Le possiamo dividere in droghe legali, come fumo e alcool. Illegali di tipo pesante, come cocaina eroina. Poi, quelle definite “leggere” come hashish, marijuana, le “droghe furbe” o smart drugs da discoteca.
In base agli effetti che provocano distinguiamo droghe “su”, stimolanti ed eccitanti; droghe “giù”, calmanti e rilassanti; droghe del “viaggio” che causano una visione distorta della realtà.
Da poco sono state inventate in laboratorio nuove droghe che uniscono gli effetti eccitanti a quelli del viaggio e sono molto tossiche.
La dipendenza
Il grave pericolo dell’uso di droghe è la dipendenza. Infatti, può essere di tipo fisico, quando il corpo si abitua ad assumerle, ne richiede sempre di più e, quando si cerca di smettere, si hanno forti dolori e crisi di astinenza. Inoltre, di tipo psichico, si ha un pensiero fisso, procurarsi la dose necessaria, che isola dagli altri e fa compiere atti di cui non si valutano le conseguenze.
Perché un ragazzo si avvicina alla droga?
Ci sono diversi motivi. La mancanza di interessi personali in grado di far provare emozioni piacevoli oppure gli amici sbagliati che influenzano negativamente, ma soprattutto un carattere debole.
Bisogna essere coraggiosi e forti per dire di NO al gruppo degli amici che ti invoglia a fare certe nuove esperienze.
Recentemente una possibile causa è stata identificata in un gene, l’Allele A 1. Infatti, produce una minor quantità di dopamina nel cervello, la quale provoca un naturale senso di piacere e gratificazione nel fare le cose. La carenza di dopamina spiegherebbe l’ assunzione di sostanze stimolanti esterne. Molti dicono che un’altra causa è il disagio familiare o un’ assenza di dialogo con i genitori. Tuttavia, non è un motivo sufficiente per avvicinarsi alla droga.
I dati
Ci sono forti preoccupazioni per l’ampia diffusione – tra gli studenti europei di 15-19 anni – delle cosiddette nuove droghe (NPS – Nuove Sostanze Psicoattive) e per il consumo di sostanze illecite che, seppure attualmente stabile, mostra percentuali elevate a causa degli aumenti, registrati alla fine degli anni Novanta. In diminuzione, invece, il consumo di sostanze lecite, quali gli alcolici e il tabacco.
E’ stato inoltre lanciato l’allarme sul fatto che il 10% dei ragazzi italiani di età compresa tra i 15 e i 19 anni utilizza i cosiddetti psicofarmaci senza prescrizione medica. Dati che sono significativamente più alti, rispetto alla già preoccupante media europea, che è pari al 6%. Per quanto riguarda, invece, il consumo delle droghe illegali, si rileva una sostanziale stabilizzazione dal 2014.
Queste informazioni emergono dallo studio ESPAD (European Survey Project on Alcohol and Other Drugs) Italia, condotto nel 2018 dall’Istituto di Fisiologia Clinica del CNR (Consiglio Nazionale delle Ricerche), che ha analizzato i consumi di sostanze psicoattive tra gli studenti di età compresa tra i 15 e i 19 anni. Lo studio rappresenta un importante monitoraggio a livello europeo ed, essendo condotto da oltre vent’anni, permette di comprendere con precisione l’andamento della diffusione dei consumi psicoattivi e dei conseguenti comportamenti a rischio nella popolazione studentesca e, più in generale, giovanile.
Uno studio ESPAD
Secondo i risultati dell’edizione dello studio ESPAD, condotta nel 2018, il 33,6% degli studenti italiani, pari a circa 870.000 ragazzi, ha utilizzato almeno una sostanza psicoattiva illegale nel corso della propria vita. Il 25,6% ha, invece, riferito di averne fatto uso nel corso dell’ultimo anno. Tra questi, la stragrande maggioranza, ovvero l’89,4%, ha assunto una sola sostanza illegale. Il restante 10,6% è invece definibile come “poliutilizzatore”, avendo assunto due o più droghe. Il 15,5% del totale degli studenti, pari a circa 400.000 unità, hanno usato sostanze psicoattive illegali nel corso del mese in cui è stato condotto lo studio e il 3,8% ne ha fatto un uso frequente, ossia dalle 10 alle 30 volte negli ultimi trenta giorni.
L’1,2% del totale degli studenti, pari a circa 30.000 giovani, hanno riferito di aver assunto una o più sostanze senza sapere cosa fossero, il 78% di essi non avevano consapevolezza neanche degli effetti che avrebbero provocato. L’uso di droghe, inoltre, si conferma essere maggiormente diffuso tra i giovani di sesso maschile: per tutte le sostanze il rapporto di genere è di circa 1.5; fanno eccezione la cocaina e gli allucinogeni, per le quali i consumatori maschi sono addirittura il doppio delle femmine.
In Italia
Un terzo della popolazione studentesca (33,2%), ha utilizzato cannabis una volta nella vita, il 25,8% ne ha fatto uso nell’ultimo anno. A partire dal 2015, tali percentuali non hanno, però, subito sostanziali variazioni. Il 10,8% degli studenti, pari a circa 280.000 unità tra i 15 e i 19 anni, ha assunto almeno una volta nella vita NPS. La NPS più diffuse sono quelle attribuibili alla categoria dei cannabinoidi sintetici (conosciuti anche come SPICE), provati almeno una volta dal 8,5% degli studenti. A seguito di una sostanziale stabilizzazione osservata tra il 2015 e il 2017, il consumo di questa pericolosissima sostanza è tornato fortunatamente a diminuire nel 2018.