L’annuncio del ministro Costa: “Dal 9 novembre un mese di tempo per richiedere il bonus bici”. E fa chiarezza, dal click day ai fondi
In arrivo nuovi fondi per le richieste di rimborso rimaste fuori dal click day del bonus bici, si parte il 9 novembre e ci sarà un mese di tempo per presentare le domande.
Bonus bici: Non è un click day
“Dal 9 novembre al 9 dicembre tutti coloro che hanno già anticipato fondi per l’acquisto di biciclette, con fattura o scontrino parlante, avendola acquista dal 4 maggio al 2 novembre, potranno iscriversi nel medesimo sito bonusmobilita.it. Non è un click day: dal 9 novembre c’è un mese di tempo per iscriversi”. Annuncia il ministro dell’Ambiente Sergio Costa.
“Nessuno rimarrà indietro”. In occasione del click day del 3 novembre, ricorda Costa, “è accaduto un incidente tecnico, il sistema è andato in crash, ok. Ma in 24 ore 600mila cittadini sono rimasti soddisfatti e i 215 milioni di euro dei fondi esauriti. Sono rimasti fuori dei cittadini che hanno anticipato i soldi. Perché la richiesta è stata inaspettata e i fondi sono finiti. Ma tutti coloro che non sono riusciti a entrare in quella giornata per ottenere il ristoro dei soldi anticipati avranno i fondi al più presto”.
Capitolo voucher.
Questi sì, sono esauriti e valevano non per i rimborsi ma per chi ha intenzione di acquistare una bicicletta. “Il 99% di chi ha preso i voucher è persona perbene e corretta. C’è una piccola percentuale che sta truffaldinamente utilizzando il voucher per farne mercato di contrabbando. Ma il voucher è personale, quindi non andate a prenderli sottobanco. Ho attivato la Guardia di Finanza perché il contrabbando dei voucher non esiste per me e non è etico nei confronti di chi ha fatto il percorso giusto”, avverte Costa.
I fondi del bonus
“Sono fondi che provengono dalla Pa, dalle cosiddette aste verdi, non sono del bilancio dello Stato, lo dico – chiarisce il ministro dell’Ambiente – in risposta a chi dice che andavano usati per ospedali o cassa integrazione: non potevo utilizzarli in altro modo. Provengono dalle aste verdi, hanno quindi un’origine europea e se non li avessi utilizzati così li avremmo persi. Non potevano andare né per la cassa integrazione né nella sanità, e chi lo dice non è informato. Non prestate attenzione alle mere polemiche di cabotaggio elettoralistico e di basso profilo”.
Perché il bonus mobilità non vale per tutte le città?
“Avrei voluto farlo per tutte le città ma dobbiamo intervenire laddove c’è un agglomerato urbano con maggiori cittadini e dove si soffre maggiormente. Se la coperta economicamente è quella, bisogna partire da dove la situazione è più congestionata e cambiare lì il modo di muoversi in città”.
Le spiegazioni sul bonus bici arrivano in una lunga diretta Facebook voluta dal ministro per rispondere non solo ai dubbi ma anche alle polemiche scatenate dal click day. E’ vero, c’è stato un inciampo tecnico, si poteva fare meglio, è tutto vero; ma grazie a questa iniziativa si è mosso un sistema economico e un modo diverso di muoversi in città. Sono aspetti che vanno colti. E’ un percorso che non finisce qua. L’importante ora è fare politica che per me significa polis, gestione del bene collettivo. Usciamo dalla logica elettorale, quando si parla di clima, ambiente e natura non ci sono contrapposizioni”.