Bandiere e striscioni per dire no alle armi a Domusnovas davanti alla Prefettura di Cagliari stamattina
Più ospedali, meno spese militari. E poi: “no al massacro in Yemen” e “fermiamo la fabbrica di bombe”. Sono alcuni dei messaggi lanciati questa mattina davanti alla Prefettura di Cagliari nel corso di un sit-in organizzato da Cagliari social forum per chiedere ancora una volta lo stop alla Rwm, l’azienda che produce bombe a Domusnovas.
Esposti striscioni e cartelli antimilitaristi. Partecipano tra gli altri anche Usb e Sardigna Natzione. “A breve – spiega Cagliari Social forum – scadrà la moratoria sulla vendita di armi RWM all’Arabia Saudita – E’ necessario riprendere con forza l’azione di denuncia e protesta contro la produzione la vendita di questi ordigni”.
Il piano d’espansione della fabbrica di bombe
I manifestanti hanno anche fatto il punto sull’allargamento della fabbrica di bombe. “Il piano di espansione- spiegano- procede alacremente con la costruzione del Campo Prove in San Marco e i depositi di Sa Stoia a Iglesias. Il lockdown, dovuto alla pandemia, non ha provocato la chiusura dell’azienda ed è verosimile che le armi abbiano trovato altri acquirenti. Troviamo indecente la proposta sostenuta da diverse parti politiche e sindacali, nonché da autorità locali di continuare la produzione per le forze armate italiane e paesi Nato”.
Cagliari social forum
Si tratta di uno spazio aperto e plurale d’incontri e riflessioni, di formulazione di proposte e scambio di esperienze, per permettere ai movimenti sociali, d’opposizione al neoliberismo e alla dominazione del mondo da parte del capitale, di costruire un’altra idea di mondo possibile, fondata innanzitutto sul protagonismo diretto degli uomini e delle donne.
Il Cagliari Social Forum si riconosce nella dichiarazione dei movimenti sociali che è stata sottoscritta a Porto Alegre a conclusione del primo Forum sociale mondiale.