A causa del Covid-19, quest’anno ogni italiano perderà mediamente quasi 2.500 euro
Causa Covid: a stimare la contrazione del valore aggiunto per abitante a livello provinciale ci ha pensato l’Ufficio studi della CGIA che ha denunciato un altro dato.
Anche se subirà una riduzione del Pil più contenuta rispetto a tutte le altre macro aree del Paese. In termini di ricchezza, pertanto, “retrocederà” di ben 31 anni. Su base regionale Molise, Campania e Calabria torneranno allo stesso livello di Pil reale del 1988.
Gli artigiani mestrini tengono a precisare che i dati emersi in questa elaborazione sono sicuramente sottostimati. Aggiornati al 13 ottobre scorso, non tengono conto degli effetti economici negativi che deriveranno dagli ultimi DPCM che sono stati introdotti. Altresì, precisano che in questa elaborazione la previsione della caduta del Pil nazionale dovrebbe sfiorare quest’anno il 10 per cento. Quasi un punto in più rispetto alle previsioni comunicate il mese scorso dal Governo attraverso la NADEF.
Il rischio di una gravissima difficoltà economica
“Con meno soldi in tasca, più disoccupati e tante attività che entro la fine dell’anno chiuderanno definitivamente i battenti. – dichiara il coordinatore dell’Ufficio studi Paolo Zabeo. – rischiamo che la gravissima difficoltà economica che stiamo vivendo in questo momento sfoci in una pericolosa crisi sociale. Soprattutto nel Mezzogiorno c’è il pericolo che le organizzazioni criminali di stampo mafioso cavalchino questo disagio traendone un grande vantaggio in termini di consenso. In questa fase di emergenza, pertanto, tutto ciò va assolutamente evitato, sostenendo con contributi a fondo perduto. Non solo le attività che saranno costrette a chiudere per decreto. Ma Causa Covid anche una buona parte delle altre, in particolar modo quelle artigianali, già da una settimana denunciano che non entra quasi più nessuno nel proprio negozio. Infatti, solo se riusciremo a mantenere in vita le aziende potremo difendere i posti di lavoro”.
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