Il Consiglio dei ministri ha approvato nella notte un decreto-legge per fronteggiare le conseguenze dell’epidemia
Coronavirus: in particolare, tra le varie misure, vi sarà un ampliamento delle categorie di attività beneficiarie del contributo a fondo perduto
Un nuovo contributo per specifiche imprese che operano nelle Regioni caratterizzate da uno scenario di elevata o massima gravità. Viene istituito un fondo per compensare le attività delle Regioni che potrebbero venire interessate da future misure restrittive. Per erogare, inoltre, futuri contributi in modo automatico e più veloce.
Per i soggetti che esercitano attività economiche sospese ci sarà la sospensione dei pagamenti per il mese di novembre. A causa del Coronavirus è prevista la cancellazione della seconda rata Imu per le imprese che riconoscono il contributo a fondo perduto. Soprattutto quando operano nelle Regioni che presentano uno scenario di massima gravità ed inoltre da un livello di rischio alto individuate ai sensi dall’ultimo Dpcm. A condizione che i proprietari siano anche gestori delle attività. Per le attività previste dal decreto-legge che operano nelle zone gialle, non ci saranno i contributi per il mese di novembre. Per quelle delle zone arancioni e rosse la sospensione è riconosciuta per i mesi di novembre e dicembre 2020.
Nei confronti dei soggetti che esercitano attività in uno scenario di massima gravità e rischio alto, viene disposta la proroga al 30 aprile 2021 del pagamento della seconda rata dell’acconto di Ires e Irap. Nelle regioni rosse nelle quali è prevista la sospensione delle attività scolastiche, si assegna un bonus baby-sitter da 1.000 euro. Nel caso in cui la prestazione di lavoro non possa essere resa in modalità agile, il congedo con il riconoscimento di un’indennità pari al 50% della retribuzione mensile per i genitori lavoratori dipendenti.