Ci sono molti alimenti che, grazie alle loro proprietà benefiche, contribuiscono a depurare l’organismo e ad agevolare l’eliminazione delle tossine.
Per una buona dieta detox non dovrebbe mai mancare il rafano: si tratta di una radice dalle molte virtù, scopriamole insieme. Il suo sapore pungente lo rende perfetto per donare un tocco vivace ad ogni piatto. Il rafano viene spesso consumato fresco, per condire insalate o per accompagnare molte altre pietanze, ed è inoltre l’ingrediente alla base di diverse salse piccanti. Poco calorico e ricco di acqua, è un ottimo alimento detox: la sua azione diuretica favorisce la funzione renale e l’espulsione delle tossine, oltre a renderlo un potente alleato per combattere la ritenzione idrica. Questa radice è anche un toccasana per la digestione, perché contiene sostanze in grado di stimolare la secrezione di bile e la produzione di succhi gastrici.
Alcuni studi hanno evidenziato inoltre come la presenza di isotiocianato di allile; una sostanza oleosa dalle numerose proprietà, sia legata ad un’azione antibatterica del rafano. Quest’ultimo si è rivelato efficace contro molti batteri e funghi, sebbene il meccanismo che impedisca la loro proliferazione non sia ancora ben chiaro. I glucosinolati e gli isotiocianati hanno dimostrato anche un’azione antitumorale. Uno studio pubblicato sull’European Journal of Nutrition ha infatti evidenziato la loro capacità di indurre geni citoprotettivi e di stimolare l’apoptosi; ovvero la morte cellulare: ciò riduce la proliferazione delle cellule cancerose. Anche gli antiossidanti di cui il rafano è ricco diminuiscono il rischio di insorgenza di alcuni tumori. Grazie alla loro efficacia nel contrastare la formazione di radicali liberi e lo stress ossidativo.
Gli antiossidanti sono utili anche per prevenire malattie cardiovascolari.
In quest’ottica, il rafano possiede importanti proprietà a favore del sistema circolatorio grazie alla presenza di potassio, che agisce da vasodilatatore, e di sinagrina, che tiene sotto controllo la pressione arteriosa. La vitamina C, oltre ad avere importanti poteri antiossidanti, è associata ad un miglior sviluppo del sistema immunitario. Il rafano contiene anche acido glicolico, un antinfiammatorio che contribuisce a ridurre le affezioni delle vie respiratorie e agisce anche come espettorante. Infine, utilizzato a livello topico, agisce come analgesico in caso di dolori muscolari, artrite e reumatismi. Vi sono diverse controindicazioni all’uso del rafano: non dovrebbe essere consumato nei bambini al di sotto dei 4 anni, in chi soffre di ulcere o infiammazioni intestinali, in caso di problemi renali. Potrebbe interagire con alcuni farmaci utilizzati per l’ipotiroidismo. In ogni caso, è bene consultare il proprio medico per sciogliere ogni dubbio in merito al consumo di rafano.