Blog Energia: curato da Alberto Clo, l’articolo intitolato “Il dialogo Opec-Gecf: l’alba di un nuovo attore?“, che prende le mosse dall’incontro virtuale
Sul Blog Energia, curato da Alberto Clo, c’è un articolo (non firmato) intitolato “Il dialogo Opec-Gecf: l’alba di un nuovo attore?“, che prende le mosse dall’incontro di alto livello. Tenuto virtualmente lo scorso 4 novembre, sotto la presidenza del segretario generale dell’Opec, Sanusi Barkindo, e Yury Sentyurin.
L’Opec
Fondata nel 1960, l’OPEC è un’organizzazione itergovernativa composta da 13 paesi esportatori di petrolio (Algeria, Angola, Arabia Saudita, Congo, Guinea Equatoriale, Gabon, Iran, Iraq, Kuwait, Libia, Nigeria, Emirati Arabi Uniti, Venezuela). Inoltre, la sua fama è nota. Data innumerevoli volte per finita e altrettante, tuttavia ora dichiarata risorta. Da ultimo, nella sua conformazione OPEC+ che vede la partecipazione di paesi esterni all’organizzazione, a partire dalla Russia.
Il Gas Exporting Countries Forum (GECF) nasce nel 2008 riunendo i paesi esportatori di gas naturale e ricalcando le orme dell’OPEC. Conta tra le sue fila 20 membri: Algeria, Angola, Azerbaijan, Bolivia, Egitto, Emirati Arabi Uniti, Guinea Equatoriale, Iran, Iraq, Kazakhstan, Libia, Malaysia, Norvegia, Nigeria, Oman, Peru, Qatar, Russia, Trinidad e Tobago, Venezuela. A livello aggregato controlla il 72% delle riserve private di gas, il 46% della produzione, il 55% dei gasdotti, il 61% dell’export di GNL. Eppure, per molteplici ragioni per lo più legate alle differenze tra le due commodities, non ha mai raggiunto la fama e la rilevanza della controparte petrolifera.
L’incontro
Il 4 novembre si è tenuto il primo incontro di alto livello tra le due organizzazioni. Sucessivamente pubblicato sul Blog Energia. Le delegazioni sono state guidate dai rispettivi segretari generali: il nigeriano Mohammad Sanusi Barkindo per l’OPEC e il russo Yury Sentyurin per il GECF. L’incontro, primo del suo genere, segue il Memorandum of Understanding siglato il 30 ottobre 2019 (con l’obiettivo di “scambiare conoscenze, esperienze, punti di vista, informazioni, dati e pratiche nelle aree di reciproco interesse”) ed è stato preceduto da due tavoli tecnici nel giungo e ottobre di questo anno.