Valentina Sessini, ricercatrice in Scienza ed Ingegneria dei materiali si racconta. Candidata al premio Donne di Scienza
Racconta il suo percorso che l’ha fatta diventare una ricercatrice. Fino ad ottenere un riconoscimento da Euro Science, come miglior giovane ricercatrice europea del 2019.
Ha iniziato a studiare Scienza ed ingegneria dei materiali perché le sono sempre piaciute le scienze, Ma soprattutto trovava interessante lo studio dei materiali in se.
Durante la triennale ha avuto la possibilità di svolgere un tirocinio a Zurigo, per tre mesi in un laboratorio di ricerca. Ed è lì che ha avuto modo di vedere come funziona la ricerca.
La sua ricerca la spinge a volgere lo sguardo verso la Sardegna e Cagliari. Con la Regione Sardegna e dall’Università di Sassari ha realizzato un progetto per riconvertire territori contaminati dalla produzione della plastiche nella zona di Porto Torres.
Ma il suo sogno è quello di portare le bioplastiche a Cagliari.
La mia ricerca vuole sfruttare gli scarti per entrare nel processo dell’economia circolare: in cui gli scarti diventano materia prima per la produzione di altri materiali, che alla fine della loro vita utile non inquinano, ma si degradano.
Come donna ha riscontrato delle difficoltà nell’inserirsi nel mondo della scienza, Ma la sua motivazione sta nella frase “volere è potere”, dice “L’ostacolo più grande è stato in me stessa. È un ostacolo dentro di noi. Dobbiamo lottare per i nostri diritti, non contro i nostri colleghi maschi che possono scalare la carriera più velocemente”.
Si dimostra fiduciosa per la sua carriera futura. Ha ancora tanti anni davanti e tanti progetti in mente, con la speranza di poterli un giorno vederli realizzati.
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