Il Capo di Stato della Difesa Britannica, ha dichiarato che le forze armate inglesi potrebbero essere composte, a partire dal 2030, da una porzione significativa di robot.
Il ministero della Difesa britannico aveva inserito nel bilancio quinquennale la voce “guerra robotica“. I funzionari governativi, però, hanno deciso di rinviare i colloqui sulla revisione di spesa per via dell’emergenza coronavirus. “Io ipotizzo che si possa disporre di un esercito di 120 mila unità, di cui 30 mila potrebbero essere robot. La risposta è che dobbiamo aprire le nostre menti non tanto ai numeri, ma a ciò che vogliamo ottenere, ed è davvero quello che dovremmo cercare” ha dichiarato il generale Carter a Sky News, ripreso anche dal Guardian. L’esercito britannico si compone attualmente di quasi 74 mila soldati, al di sotto dell’obiettivo fissato di 82 mila unità. “Modernizzazione significa essenzialmente che si stanno per mettere da parte alcune capacità, probabilmente dell’era industriale, e si desidera guardare avanti verso alcune delle capacità necessarie per l’era dell’informazione” ha sottolineato il generale.
Il ministero sta già portando avanti un programma di sviluppo nel campo delle tecnologie militari, attualmente concentrato su un drone chiamato i9; esso può operare anche in ambienti chiusi e sfrutta algoritmi di intelligenza artificiale per identificare i bersagli. Il drone è equipaggiato con armi da fuoco; il cui azionamento non è però lasciato all’intelligenza artificiale ma è subordinato alla decisione di un operatore umano. L’operatività da remoto rende il drone i9 adatto per l’uso nelle operazioni di irruzione. Cioè quando l’esercito si trova nella situazione di dover assaltare un’area chiusa o un edificio usato come nascondiglio dalle forze nemiche. Si tratta di un’operazione militare tradizionalmente tra le più critiche, che spesso comportano un elevato numero di vittime. Eventuali piani di sviluppo futuri potrebbero includere una variante anti-drone, come difesa verso possibili forze nemiche equipaggiate con tecnologie simili o più pericolose.