I bambini con più materia grigia nel cervello

I bambini con più materia grigia nel cervello

Bambini che dormono meglio hanno più materia grigia nel cervello rispetto a tutti gli altri.

I bambini in sovrappeso o obesi che vanno a letto prima e che in generale dormono meglio e di più, mostrano una quantità maggiore di materia grigia nel cervello. Questo rispetto quei bambini in sovrappeso o obesi che soffrono di un sonno di scarsa qualità.
Conseguentemente, i bambini che dormono meglio mostrano anche prestazioni migliori a scuola e un livello di quoziente d’intelligenza più alto. Ciò secondo lo studio condotto dai ricercatori dell’Università di Granada, pubblicato su Pediatric Obesity.
Nel corso degli esperimenti eseguiti con più di 100 bambini in sovrappeso o obesi i ricercatori hanno avuto risultati impressionanti. Infatti i bambini che dormivano meglio mostravano più materia grigia in otto regioni corticali e dell’ippocampo. Tutte aree fondamentali per lo sviluppo cognitivo e per le prestazioni accademiche, come spiega Jairo Hidalgo Migueles, ricercatore dell’UGR e autore principale dello studio.

Migueles spiega anche che durante gli esperimenti lui e i colleghi hanno scoperto che i bambini che si svegliavano prima la mattina avevano un rendimento scolastico migliore. Hidalgo afferma: “Questo risultato sembra indicare che deve essere garantito il periodo di tempo appropriato. Dal momento in cui il bambino si sveglia fino all’inizio della giornata scolastica, assicurando così una buona attivazione cognitiva”.

Nel corso degli esperimenti i ricercatori hanno usato degli accelerometri incorporati in delle Smart-band. Degli oggetti che gli osservati dovevano indossare per tutta la notte onde verificare la qualità del sonno oltre che la sua durata ed altre caratteristiche.

About Andrea Ennas

Sono un giovane ventenne appassionato di sport, musica e cinema.

Controlla anche

Storythinking: la narrazione aiuta lo sviluppo dell’intelligenza umana

Angus Fletcher, professore e ricercatore statunitense, con il suo saggio “Storythinking, la nuova scienza del …