Ufficiale il decreto attuativo della legge Clima per la creazione di spazi verdi nei grandi centri urbani italiani
Pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 281 dell’11 novembre 2020 il Decreto del Ministero dell’Ambiente e della tutela del Territorio e del mare 9 ottobre 202. Si tratta del decreto attuativo della legge Clima che regola le modalità per la progettazione degli interventi e il riparto delle risorse per i finanziamenti del programma sperimentale per la creazione di foreste urbane e periurbane nelle città metropolitane.
Il Ministro Costa sul decreto:
“Sono molto soddisfatto di aver concluso l’iter di approvazione di questo importante decreto attuativo. Decreto pensato per organizzare il processo della riforestazione nelle grandi città. Adesso spero in una grande risposta da parte delle città metropolitane affinché possano iniziare velocemente a realizzare i loro progetti di riforestazione”.
“Sappiamo che la lotta ai cambiamenti climatici richiede azioni concrete e finalmente mettiamo in campo questo strumento. Un provvedimento che stimola progetti concreti che migliorano la qualità dell’aria nelle città metropolitane. Le sfide sono l’assorbimento dell’anidride carbonica e il miglioramento allo stesso tempo di bellezza e qualità di vita”.
Il decreto previsto dall’articolo 4 del “D.L. Clima”
Il decreto si inserisce in quanto previsto dall’articolo 4, comma 2 del D.L. Clima. Questo articolo dava facoltà al ministro dell’Ambiente di stabilire le modalità per la progettazione degli interventi e il riparto delle risorse tra le Città metropolitane per il finanziamento del Programma sperimentale di forestazione. L’approvazione del decreto è frutto di un lungo percorso che ha tenuto conto delle linee programmatiche del Green Deal europeo. Ma non solo: anche della Strategia per il Verde Urbano, dei Criteri ambientali minimi (CAM) e del parere della Conferenza unificata Stato-Regioni.
15 Milioni di Euro per ciascun anno del biennio 2020-2021
I finanziamenti previsti per il biennio 2020-2021 sono di 15 milioni di euro per ciascun anno, stanziati sul capitolo dello stato di previsione del Ministero dell’Ambiente. Questi fondi saranno destinati alle aree metropolitane, tenendo conto dei livelli di qualità dell’aria delle zone oggetto delle procedure di infrazione comunitaria.
Soglia massima per ciascun progetto
È previsto un limite massimo del finanziamento per ciascun progetto presentato dalle Città metropolitane. Il tetto massimo ammonta a 500.000 euro. Tra i requisiti di ammissibilità dei progetti presentati è previsto impegno ad assicurare un piano di manutenzione per un periodo di almeno 7 anni. In più, l’eventuale nuova messa a dimora delle alberature che non abbiano attecchito.
Entro 120 giorni dalla data di pubblicazione del decreto (e, quindi, entro 120 giorni dall’11/11/2020) le città metropolitane possono presentare i loro progetti che saranno verificati e validati dal Ministero dell’Ambiente entro 90 giorni.
Priorità della progettazione:
- assicurare la tutela della biodiversità
- aumento della superficie delle infrastrutture verdi
- miglioramento della funzionalità ecosistemica
- incrementare la salute e il benessere dei cittadini.
Modalità di erogazione del finanziamento
Una volta approvato, il progetto di riforestazione riceverà il 20% a titolo di anticipo, a seguito della comunicazione di avvio dei lavori. Poi il 50% alla presentazione dello stato di avanzamento per almeno la metà delle opere finanziate ed eseguite. Questo a fronte della presentazione di specifici documenti attestanti la contabilità, la fatturazione, la relazione di sintesi e la documentazione fotografica. Infine, il restante 30% alla presentazione del certificato di regolare esecuzione e atto di collaudo delle opere realizzate. Il tutto con allegata contabilità, fatturazione, documentazione fotografica, copia dei certificati di provenienza delle specie vegetali.
Alcune realtà extra-metropolitane sarde, tra cui Carbonia e Pula da noi raccontatovi, stanno già avviando campagne spontanee di riforestazione. La speranza è che gli alberi piantumati abbiano le seguenti caratteristiche:
- siano tipici del clima del contesto urbano
- non comportino invasività per marciapiedi e strutture urbane
- non portino parassiti o altri agenti patogeni
- siano scelti con criteri estetici, urbanistici e paesaggistici
- siano mantenuti con solerzia dagli operatori comunali