Una dieta latto-ovo-vegetariana permette una crescita regolare. Ma occorre fare attenzione all’apporto proteico (deve essere del 20 per cento superiore), di ferro, vitamina D e acidi grassi.
La dieta vegetariana, in cui, comunque, il bambino mangia uova, latte e derivati non è in sé una dieta che porta carenze nutrizionali. Lo diventa, invece, quando non è regolata e supervisionata da un esperto. Per esempio dal pediatra che ha in cura il bambino. Il fai da te vegetariano, in fase di crescita, è pericoloso. Poiché, se non adeguatamente informato, rischia di causare sì carenze nutrizionali anche importanti al bambino.
É possibile affermare che l’eliminazione completa delle proteine animali dall’alimentazione di un organismo in fase di sviluppo può causare ritardo della crescita staturo-ponderale e dello sviluppo psicomotorio» afferma l’esperto. «Un’alimentazione a base vegetale non andrebbe mai imposta ai bambino sotto l’anno di età. E, comunque, resta sconsigliata anche fino ai due anni di età. In ogni caso, i bambini vegetariani o vegani devono essere monitorati più spesso durante la crescita per poter individuare tempestivamente eventuali carenze nutrizionali.Ee, nel caso, ricorrere a integrazioni specifiche. In particolare, andrebbero controllati: DHA (acidi grassi essenziali), calcio, ferro, vitamine D e B12» continua la dott.ssa Cellai.
Una dieta sicura
Una delle prime “questioni” della dieta dei vegetariani, riguarda certamente l‘apporto di proteine. Secondo il consiglio dell’esperto, dunque, le proteine in una dieta veg vanno assunte. Ma, attraverso il consumo di: legumi (ceci, fagioli e lenticchie), cereali (soprattutto quinoa, cereali integrali, farro e cereali fortificati per i bambini). Ma anche semi (in particolar modo canapa, sesamo, chia e zucca), frutta secca (mandorle). Con moderazione e attenzione (biologica per i bambini) derivati della soia come tofu e tempeh. Derivati della farina (seitan), ortaggi come spinaci e cavolfiore.
Le suddette fonti proteiche escludono totalmente le proteine di origine animali, dunque non solo carne e pesce. Ma, ricordiamo, che chi è lattto-ovo-vegetariano assume anche uova e latticini. Le uova, per esempio, sono un’eccellente fonte proteica.
L’apporto di ferro
Un’altra preoccupazione riguardo all’alimentazione vegetariana dei bambini, comprende le eventuali carenze di ferro. È importante ricordare però, il ferro contenuto nei vegetali (ferro non-emico), assorbito in misura ridotta dal nostro organismo. Rispetto al ferro contenuto negli alimenti di origine animale (ferro emico). Per questo nel bambino bisogna tenere sotto controllo i livelli del minerale con specifiche analisi. «La carenza di ferro, anche senza anemia manifesta, spesso influisce negativamente sullo sviluppo psicomotorio.