nuovo anno

Il 2021 sarà l’anno internazionale degli operatori sanitari

Riconosciuta “la dedizione e il sacrificio di milioni di medici e operatori sanitari, in prima linea nella lotta a Covid-19”.

La 73ª Assemblea sanitaria mondiale, l’organo legislativo dell’Organizzazione mondiale della sanità, in corso a Ginevra, ha stabilito che il 2021 sarà l’anno internazionale degli operatori sanitari. L’Assemblea ha riconosciuto “la dedizione e il sacrificio di milioni di medici e operatori sanitari, in prima linea nella lotta a Covid-19“. “Dobbiamo rafforzare collettivamente il nostro investimento nella formazione del personale sanitario per porre fine alla pandemia di Covid-19 e assicurare salute a tutti. Grazie agli eroi della sanità,” ha commentato il direttore generale dell’Oms, Tedros Adhanom Ghebreyesus.

operatori sanitari

L’organizzazione.

Al momento della sua fondazione, la costituzione dell’organizzazione fu ratificata da 25 stati. Il primo direttore generale dell’agenzia fu il medico canadese Brock Chisholm. L’organizzazione è governata da 194 stati membri attraverso l’Assemblea mondiale della sanità (World Health Assembly), convocata annualmente in sessioni ordinarie nel mese di maggio. Questa è composta da rappresentanti degli stati membri, scelti fra i rappresentanti dell’amministrazione sanitaria di ciascun paese (Ministeri della sanità). Le principali funzioni dell’Assemblea consistono nell’approvazione del programma dell’organizzazione e del bilancio preventivo per il biennio successivo; nelle decisioni riguardanti le principali questioni politiche. È un soggetto di diritto internazionale, vincolato, come tale; da tutti gli obblighi imposti nei suoi confronti da norme generali consuetudinarie. Dal suo atto istitutivo o dagli accordi internazionali di cui è parte.

La giurisprudenza internazionale ha precisato che esiste, a carico degli stati; un “obbligo di cooperare in buona fede per favorire il perseguimento degli scopi e degli obiettivi dell’Organizzazione espressi nella sua costituzione”. Dal 1997 Taiwan ha fatto richiesta ogni anno per esservi riammessa, richiesta ripetutamente negata perché Taiwan risultava rappresentata dalla Repubblica Popolare Cinese. A causa dei rapporti difficili fra i due territori; a medici e ospedali di Taiwan è stata negata la partecipazione alle attività dell’OMS. I giornalisti di questo paese non hanno potuto partecipare alle attività dell’OMS. Nel 2009, dopo 40 anni di interruzione; una rappresentanza di Taiwan (sotto il nome di Taipei) ha infine potuto riprendere la sua partecipazione all’Assemblea dell’OMS. Questo a seguito di un accordo con la Repubblica Popolare Cinese

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