L’incontro ha l’obiettivo, di presentare le proposte del WWF per un Piano di ripristino ambientale per salvare la natura d’Italia.
Un contributo strategico per indirizzare nel modo migliore i fondi che l’Europa ci mette a disposizione. Con il cosiddetto Recovery and Resilience Facility, per azioni per il clima e l’adattamento ai cambiamenti climatici.
Il WWF Italia propone la realizzazione di un Piano Nazionale di Restoration.
Coerente con la “Strategia dell’Unione Europea per la biodiversità entro il 2030”. Le cui linee sono illustrate nel documento: “Riqualificare l’Italia. Proposte per un piano di ripristino ambientale e di adattamento ai cambiamenti climatici”. Che sarà presentato nel corso dell’incontro, alla presenza di Paola De Micheli, Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti; Roberto Morassut, Sottosegretario al ministero dell’Ambiente e Donatella Bianchi, Presidente WWF Italia.
Il Piano nazionale Restoration proposto dal WWF indica le priorità d’azione,
la programmazione e la quantificazione delle risorse economiche e finanziarie. Necessarie alla sua concreta realizzazione e l’individuazione degli strumenti normativi, tecnici e finanziari più adeguati. Per garantire l’avvio di un’efficacie azione di rinaturazione nel nostro Paese.
Per questo il WWF ha individuato 6 aree vaste prioritarie per la riconnessione ecologica e l’adattamento ai cambiamenti climatici (le Alpi, il Corridoio Alpi Appennino, la valle del Po, l’Appennino umbro-marchigiano, l’Appennino campano centrale, la Valle del Crati – Presila Cosentina). Dove avviare interventi di ripristino ambientale e per la continuità ecologica, fermando la progressiva perdita di biodiversità. Che costituisce uno dei patrimoni più importanti del nostro Paese. Per una di queste aree, quella che riguarda il più grande fiume d’Italia, il Po, il WWF ha già elaborato una proposta di Piano di rinaturazione. Che potrebbe già diventare operativo a breve, e che verrà presentato nel corso dell’incontro.