Una giornata mondiale del diabete da non dimenticare, quella che festeggerà quest’anno la famiglia di Simone. Lui ha 4 anni, vive in un paesino della Gallura e fin dalla nascita combatte contro il diabete.
Da un paio di mesi in questa lotta impari, oltre alle cure quotidiane dei suoi genitori, Simone può contare sulla tecnologia. Un piccolo strumento di ultima generazione, chiamato device, che monitorizza 24 ore su 24 il livello di glicemia. E che, in caso di parametri fuori norma, lancia l’allarme, anche da remoto, direttamente sullo smartphone della mamma.
Un diabetico fortunato
In questo Simone è un diabetico fortunato. In Sardegna, dopo la recente entrata in vigore dell’accordo quadro della Regione Piemonte per la fornitura di microinfusori. Sensori e altro materiale di consumo per i diabetici, possono essere prescritti un numero limitato di device. Che riescono a coprire solo una percentuale infinitesimale rispetto al numero dei pazienti.
Una situazione paradossale, visto che la popolazione sarda è la seconda al mondo per incidenza di diabete di tipo 1. Superata solo alla Finlandia. “Ogni anno in Sardegna vengono diagnosticati circa 120 nuovi casi di diabete tipo 1 nella fascia di età 0-14 anni. E un bambino ogni 150 è affetto da questa patologia”, spiega Riccardo Trentin, presidente della Federazione Rete Sarda Diabete Ets-Odv.
Solo una percentuale minima ha diritto ad avere strumenti tecnologici
“A oggi però solo una percentuale minima, inferiore al 10% delle richieste di fornitura di presidi in deroga a quelli indicati nella cosiddetta e desueta Gara Piemonte, è accolta dalla Regione Sardegna” precisa Daniela Carta, avvocata del Foro di Cagliari. “Le famiglie dei pazienti diabetici sardi, con le idonee prescrizioni mediche specialistiche, hanno diritto a ottenere una migliore tutela dei propri interessi, al fine di conseguire la fornitura di strumenti tecnologici attuali e di farmaci salvavita abitualmente in uso nel resto del Paese”. Per questi motivi Simone può considerarsi un diabetico fortunato.
“È confortante vedere una famiglia che ora può gestire con maggiore tranquillità una malattia cronica come il diabete”, commenta Pietro Spano, presidente dell’Associazione Diabete Gallura per le famiglie con bambini diabetici. “Questo vogliamo per tutte le famiglie della nostra regione e siamo molto soddisfatti che dopo l’ennesima richiesta presentata, questa è stata filamenti accolta”.