Cala l’indice di Rt. E siamo al quarto giorno di fila con un calo anche delle terapie intensive.
Lo hanno detto il Presidente del Consiglio Superiore di Sanità, Franco Locatelli e il Direttore Generale della Prevenzione del Ministero della Salute, Gianni Rezza. Dicono durante la conferenza stampa sull’analisi dei dati del Monitoraggio delle Regioni della Cabina di Regia e sulla situazione epidemiologica. “Non possiamo pensare che Natale faccia eccezione, ovviamente l’auspicio è di arrivarci con l’Rt più basso possibile, ma non possiamo poi pensare di fare eccezioni in quel periodo dando luogo ai festeggiamenti cui eravamo abituati. Andranno tenute presenti tutte le misure per non vanificare gli sforzi che stiamo facendo e faremo fino al periodo natalizio” ha sottolineato Locatelli.
L’obiettivo principale del governo e dei suoi esperti, è quello di riportare l’indice Rt sotto l’1 al fine di contenere la curva di contagio. Bisogna concentrare il massimo sforzo nel mese in corso per un Natale magari senza coprifuoco anche se con cene riservate solo a parenti stretti.
Locatelli ha infatti fatto notare che il maggior calo dei contagi si registra nelle Regioni dove il giro di vite sugli spostamenti è stato più drastico: Lombardia, Piemonte e Sicilia hanno contribuito decisamente a far abbassare l’indice nazionale.
Per capire come andranno le feste di Natale bisognerà aspettare venerdì 4 dicembre. Se l’obiettivo dell’Rt sotto 1 è stato raggiunto. In quella data si capirà se le misure hanno funzionato in modo da “salvare il Natale” magari riaprendo ovunque bar e ristoranti, che ora sono aperti solo nelle Regioni gialle, sia pur sempre solo fino alle 18, come chiedono commercianti e ristoratori.
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