Nefropatia mesoamericana: è da vent’anni che si sta cercando di capire le cause di una malattia renale cronica che ha sconvolto alcune comunità costiere di diverse nazioni
È da vent’anni che si sta cercando di capire le cause di una malattia renale cronica o Nefropatia mesoamericana che ha sconvolto alcune comunità costiere di diverse nazioni del centro America, dal Messico al Costa Rica. Un nuovo studio propone una teoria che sembra avere solide basi e che vede la causa nella contaminazione del suolo da nichel. Un metallo che può rivelarsi tossico per l’organismo a determinate quantità.
Che cos’è la nefropatia mesoamericana
Questa malattia, che ha provocato più di 50.000 morti, conosciuta anche come nefropatia mesoamericana (MeN), differentemente dalle altre malattie renali croniche. Colpisce giovani sani non caratterizzati da particolari fattori di rischio per le patologie ai reni, fattori, ad esempio, quali il diabet e l’ipertensione. Proprio il fatto che tende a colpire soprattutto i giovani ha fatto sì che questa condizione abbia causato una vera e propria crisi devastante sulla salute pubblica e sulla produttività delle zone interessate.
Nefropatia mesoamericana causata dal nichel?
Ora un nuovo studio, condotto dalla dottoressa Kristy Murray, professoressa di pediatria, immunologia e microbiologia del Baylor College of Medicine e del Texas Children’s Hospital, propone come causa della malattia la tossicità da nichel. Quest’ultima sarebbe causata da una sorta di “hotspot nicaraguense”. Un “punto caldo” che sarebbe una delle zone più colpite dall’inquinamento di questa sostanza di tutto il continente americano. Le prove risiederebbero soprattutto nel fatto che l’esposizione. Infatti, anche a basse dosi, al nichel possono causare infiammazioni sistemiche, anemie e soprattutto danni ai reni, i segni principali e distintivi della MeN acuta.
Escluse mutazioni genetiche e tossine agricole
Nello studio, apparso su PLoS ONE, vengono descritte le indagini che gli stessi scienziati hanno effettuato nelle aree agricole sulle coste del Pacifico. Dopo aver escluso le mutazioni genetiche e le tossine derivanti dai prodotti utilizzati per l’agricoltura. Non solo, dopo aver esaminato centinaia di cartelle cliniche e analizzato nuovi casi, i ricercatori sono rimasti colpiti dal picco influenzale che accade nelle fasi iniziali di questa malattia.
All’inizio la malattia sembra infatti la classica risposta iperinfiammatoria a un’infezione ma nessun agente patogeno. A seguito di ulteriori indagini, sembrava provocarla, come spiega la stessa Murray. “Abbiamo quindi rivolto la nostra attenzione a test clinici e patologici che ci hanno portato agli indizi più importanti per risolvere questo caso. La maggior parte degli individui affetti aveva recentemente sviluppato anemia. Inoltre,le loro biopsie renali hanno mostrato un’estrema infiammazione nei tubuli e nelle giunzioni cortico-midollari del rene. Indicativo di tossicità da metalli pesanti o oligoelementi”.
Analizzati campioni di unghie dei piedi
Hanno dunque raccolto campioni di unghie dei piedi prelevati da vari individui affetti da questa condizione renale e li hanno confrontati con i campioni prelevati da individui sani a livello renale. Scoprivano che i primi mostravano livelli molto alti soprattutto di nickel. Nonché di alluminio e vanadio, rispetto ai soggetti del secondo gruppo (quelli con reni sani).
Il nickel è un metallo pesante che si trova anche nel corpo umano ma in quantità molto piccole. Quantità troppo elevate, che possono essere per esempio assunte tramite acqua o cibo contaminati oppure anche tramite il contatto con il suolo. In aggiunta, possono causare effetti tossici, nei casi più gravi cancerogeni.
I più soggetti sono i braccianti
E dato che le persone più soggette alla nefropatia mesoamericana sembrano essere proprio i braccianti agricoli, nonché minatori e fabbricanti di mattoni, il collegamento che si può fare è palese.
Da dove arriva questo nickel?
Ma da dove arriva questo nickel? Secondo i ricercatori la causa non è da ricercare nell’inquinamento umano ma è di natura geologica. Forse il nickel proviene da attività vulcaniche nell’area avvenute soprattutto alla fine degli anni 90, periodo durante il quale questa malattia ha cominciato a diffondersi. Si tratta di teorie che, comunque, hanno bisogno di ulteriori studi per essere convalidate e inoltre andranno effettuate ricerche per trovare la fonte geologica che immette questo nickel nel suolo.