la grande crisi dello spettacolo

La grande crisi dello spettacolo nel 2020

Quanto ha perso nel 2020 con la pandemia, il settore dello spettacolo? A tracciare lo scenari è l’Osservatorio dello Spettacolo della SIAE

La SIAE confronta le cifre del 2019 con quelle dei primi tre trimestri dell’anno in corso. Nel 2019 tutti gli indicatori dell’attività di spettacolo sono stati in terreno positivo rispetto al 2018. Sono aumentati gli eventi proposti, oltre 246 milioni di biglietti o abbonamenti acquistati dagli spettatori con una spesa al botteghino che ha sfiorato i 2,8 miliardi di euro. Quest’ultimo dato si avvicina ai 5 miliardi di euro se si aggiungono i servizi accessori offerti agli spettatori dagli organizzatori in connessione o durante gli eventi. Il 2019 ha segnato, dunque, un’ottima ripresa dell’offerta confortata dalla crescente presenza di spettatori con un aumento di 13.553.122 biglietti e abbonamenti. È la seconda miglior performance degli ultimi 5 anni.

I valori economici

In crescita anche i valori degli indicatori economici relativi alla spesa al botteghino e alla spesa del pubblico, mentre è rimasto sostanzialmente stabile il volume d’affari, con una perdita appena inferiore al punto percentuale. Lo scorso anno soltanto un film italiano, Il primo Natale, è riuscito a posizionarsi tra i primi dieci della classifica generale per spesa al botteghino. Pinocchio non è rientrato per poche migliaia di euro. Il film campione d’incassi del 2019 è stato Il Re Leone, mentre lo spettacolo risultato in vetta alla top ten per il teatro è stato Notre Dame de Paris. Per i concerti di musica leggera, in testa alla classifica si posiziona Ed Sheeran con la data del 16 giugno a Roma per la spesa al botteghino. Invece Jovanotti guida la top ten degli ingressi con l’esibizione del 21 settembre a Linate.

“Raccontare oggi, in pieno ciclone coronavirus, cosa è stato il 2019 per il mondo dello spettacolo e dell’intrattenimento ha un po’ il sapore amaro delle cose perdute. Un anno che ha visto tutti gli indicatori generali in terreno positivo rispetto al 2018 – è il commento del Presidente SIAE Giulio Rapetti Mogol – Purtroppo tutti stiamo vivendo da mesi in un clima di angoscia e preoccupazione, e il settore dello spettacolo, che ha subito ingenti perdite e gravissime ricadute sui livelli occupazionali, è stato tra i primi a chiudere. 

About Ilaria Furia

Dopo aver conseguito il diploma di Lingue straniere, ho frequentato un corso triennale universitario per approfondire le conoscenze linguistiche e traduttive moderne. Seguo il corso per la laurea magistrale sulla specialistica della traduzione, con numerosi corsi di informatica per la traduzione. Parlo abbastanza bene l'inglese e il francese e fluentemente lo spagnolo. Sono una persona socievole, dinamica, con buone doti comunicative e ottime competenze relazionali.

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