“Dalla fantasia alla Fantastica: perché Rodari si sarebbe appassionato ai computer”, appuntamento con il webinar il 18 Novembre
La parola “fantasia” è sicuramente fondamentale per comprendere il pensiero di Gianni Rodari. Tuttavia, spesso si tende a sottostimare il valore della “grammatica”. Anch’essa è parte del titolo della famosa opera “La grammatica della fantasia”.
Per l’autore, la grammatica definisce l’idea di un pensiero che si struttura attraverso regole. Ma non per questo perde di creatività. Anzi: è grazie alle regole che l’immaginazione prende corpo e diventa una filastrocca, un racconto o una poesia.
Sarà questo il nucleo tematico del webinar in programma per mercoledì 18 novembre.Il titolo del webinar è “Dalla fantasia alla Fantastica: perché Rodari si sarebbe appassionato ai computer”. Insieme al progettista di software e ricercatore Stefano Penge.
Insieme al dott. Penge si parlerà riguardo al tema “fantasia e pensiero strutturato”. E si partirà proprio dal suo recente testo “Rodari digitale”. In esso, l’autore parte dalla constatazione che in Rodari la fantasia è sempre retta da regole specifiche (la “grammatica” appunto). Si arriva poi a dimostrare che tali regole sono proprio l’oggetto su cui si va a lavorare con il coding. Penge sostiene che l’idea di creatività espressa da Rodari possa essere massimizzata attraverso il coding in ambito scolastico, con risultati sorprendenti. Dalla creazione di frasi a quella di poesie, dalle storie alle lingue fantastiche.
Stefano Penge
Subito dopo la laurea in Filosofia della Scienza, Stefano Penge ha cominciato a studiare tecnologie digitali. Si appassionato alla loro applicazione all’educazione. Prima nel Laboratorio di Tecnologie Audiovisive dell’Università di Roma Tre. Poi con altre università ed enti di ricerca.
Dal 1990 ha iniziato a progettare software educativi per poi creare nel 1995 il software house Lynx s.r.l. Dal 2000 ha aderito al modello Open Source e dal 2011 ha cominciato a occuparsi di Open Data. Dal 2016 ha ricominciato a occuparsi di Coding, facendo formazione ai docenti e laboratori con i bambini.
È responsabile della collana “Didattica:Coding” per Edizioni Anicia. Dal 2017 sta l’avorando al progetto del primo Museo del Codice Sorgente con l’Associazione Codexpo.org.