Nel giorno in cui la capsula statunitense Crew Dragon di SpaceX raggiunge la Stazione spaziale internazionale segnando ufficialmente l’inizio dell’esplorazione spaziale su veicoli privati, l’Europa subisce un grave stop.
A otto minuti dalla partenza dalla base europea di Kourou (Guyana Francese), il razzo Vega dell’Agenzia Spaziale Europea (Esa) ha deviato dalla traiettoria prevista. La missione era quella di portare in orbita i due satelliti che aveva a bordo: Seosat-Ingenio, del Centro spagnolo per lo sviluppo industriale Cdti, e Taranis, dell’agenzia spaziale francese Cnes.
L’incidente che ha portato al fallimento della missione Vega VV17 è avvenuto quando, “a circa 8 minuti dal decollo, dopo il completamento nominale della propulsione del primo, secondo e terzo stadio e la prima accensione del motore del quarto stadio, si è verificata un’anomalia che ha provocato una deviazione della traiettoria del lanciatore. Con la conseguente conclusione prematura della missione”, si legge in un comunicato dell’italiana Avio, che costruisce il vettore.
Lo stop alla missione Vega colpisce pesantemente le azioni Avio, che cedono il 16,5%. La missione è la diciassettesima del programma Vega. Gli analisti di Borsa ritengono che l’anomalia riscontrata – la seconda dopo quella dell’estate 2019 che trasportava un satellite degli Emirati Arabi Uniti – possano comportare delle conseguenze sul lato commerciale per Avio in fase di negoziazione con i clienti. E anche possibili ritardi sullo sviluppo di Vega C nel caso in cui non fossero rapidamente individuati i problemi verficatisi. Anche dopo l’anomalia del 2019 il titolo in borsa perse il 15% circa.