Il Parlamento europeo, in collaborazione con la Commissione europea e il Corriere della Sera, organizza un Webinar.
Che si terrà il 20 novembre dalle 9.50 alle 12.30 dal titolo: l’Unione europea (UE) alla sfida del Covid-19. Più risorse per sanità e ricerca e cure e vaccino per tutti.
Negli ultimi mesi l’UE ha dimostrato nei fatti che la collaborazione tra Stati è fondamentale per affrontare la pandemia.
Anche sul fronte sanitario e della ricerca medica per lo sviluppo di cure e vaccini, l’UE ha messo in campo ingenti risorse. Attirando altri investimenti pubblici e privati a livello globale.
L’approccio comune proposto per garantire vaccini e cure, integra gli sforzi di risposta globale. Per questo, l’Unione ha lanciato un appello ai Paesi ad alto reddito e a vari partner internazionali per mettere in comune le risorse necessarie a prenotare i vaccini dai produttori. Anche per i paesi a basso reddito. Questo consente di accelerare lo sviluppo e la produzione di vaccini e cure sicure ed efficaci, massimizzando la possibilità di accesso. Finora, sono stati raccolti oltre 16 miliardi, di cui 6.5 dal bilancio dell’UE e dei suoi Stati membri.
Il sostegno europeo fornito alle imprese per la sperimentazione clinica di cure e vaccini e l’ampliamento delle capacità di produzione apporterà benefici a tutta la popolazione mondiale. E consentirà di far ripartire l’attività economica e sociale a livello transfrontaliero. L’UE sarà sicura solo se anche il resto del mondo lo sarà.
L’Unione europea ha anche reso disponibile una linea di credito speciale per la pandemia finanziata dal Meccanismo Europeo di Stabilità.
Che consente agli Stati membri di richiedere prestiti fino al 2% del proprio PIL a interessi molto vantaggiosi per spese sanitarie dirette o indirette.
Nel quadro dei negoziati sul nuovo Quadro Finanziario Pluriennale e su Next Generation EU, il Parlamento europeo si è battuto per aumentare i fondi per la sanità e la ricerca e per rafforzare il ruolo dell’UE nella tutela della salute pubblica.
In questo contesto, è importante un confronto tra i rappresentati delle istituzioni europee, nazionali e locali e il mondo della ricerca, gli ospedali e le aziende farmaceutiche.