Più le temperature aumentano, più le zecche dei cani preferiscono spostarsi dal corpo di questi animali al corpo degli esseri umani
‘Dovremmo prestare più attenzione per quanto riguarda le infezioni da RMSF negli esseri umani’, come spiega Laura Backus, la ricercatrice della scuola di medicina veterinaria dell’Università inCalifornia, a Davis. Lei ha condotto lo studio: “Abbiamo scoperto che quando le temperature salivano da circa 74 a 100 gradi Fahrenheit (da 23 a 37 °C, n.d.r.), le zecche marroni dei cani portatrici della malattia avevano una probabilità 2,5 volte maggiore di preferire gli esseri umani ai cani”.
La febbre maculosa delle montagne rocciose e le complicazioni
La RMSF e le altre malattie correlate, collettivamente conosciute anche come rickettsiosi da febbre maculosa, sono aumentate nel corso degli ultimi due decenni. Si parla di una malattia che può essere curata con gli antibiotici ma deve essere rilevata intorno alla prima settimana a seguito dell’infezione. Se l’infezione stessa prende piede, la mortalità può superare il 20%.
Le complicazioni della malattia riguardano il danneggiamento dei vasi sanguigni, l’infiammazione dei polmoni, del cuore e del cervello e l’insufficienza renale.
I cambiamenti climatici e gli esperimenti
Lo studio arriva in un momento storico dove sono in corso l’aumento delle temperature a livello globale a causa dei cambiamenti climatici in corso.
I ricercatori, per giungere alla loro conclusione, hanno effettuato degli esperimenti con grosse scatole di legno collegate da un tubo di plastica trasparente. Hanno messo un cane in una scatola, un essere umano in un’altra scatola e le zecche trasportatrice di questo batterio nel tubo di plastica che collegava le due scatole. A seconda delle temperature all’interno delle scatole (e del tubo) le zecche cambiavano loro preferenza dai cani agli esseri umani.