Una spugna silicea osservata dagli strumenti della nave di ricerca Okeanos explorer ricorda, nell’aspetto, la faccia di E.T.: uno studio la descrive.
Advhena: con appena un quinto dell’intero pavimento oceanico mappato finora, si possono definire gli oceani luoghi alieni. Si tratta proprio in una delle aree più remote e interessanti degli abissi. Nel luglio 2017 è stata trovata questa spugna. Ora finalmente descritta e classificata in uno studio scientifico.
Con quell’aspetto che ad alcuni ricorda la faccia di E.T., la nuova specie non poteva che essere chiamata Advhena magnifica, “alieno magnifico“.
Assorbire i nutrienti
Ora Cristiana Castello Branco, ricercatrice dello Smithsonian, ha descritto l’invertebrato in un articolo pubblicato su PeerJ. Le cavità simili a occhi sulla spugna sono in realtà gli orifizi dell’apparato digerente attraverso i quali le spugne espellono l’acqua in precedenza aspirata dai pori. Le spugne sono organismi filtratori che si nutrono di piccoli organismi e particelle organiche sospese nell’acqua. Le spugne silicee, la classe a cui appartiene anche l’Advhena magnifica, sono costituite da spicole. Ossia minuscole strutture anatomiche in silice, lo stesso materiale di cui è composto il vetro. Ecco perché in inglese sono anche chiamate glass sponges, “spugne di vetro”.
Il labirinto di pori e canali della loro struttura permette di intercettare i nutrienti sospesi nell’acqua. Queste spugne sono inoltre quasi sempre rivolte in direzione della corrente. Mentre il loro lungo stelo permette di elevarsi in aree più ricche di nutrienti rispetto al fondale.
Habitat ideali
Anche se le spugne si trovano in genere a 450-900 metri di profondità, la spugna E.T. è stata prelevata a 2.028 metri sotto la superficie, e la Euplectella sanctipauli, un’altra spugna silicea descritta nell’articolo, a quasi il doppio di profondità. Come i coralli, le spugne sono fondamentali per il mantenimento degli equilibri ecosistemici. Perché forniscono la struttura in cui altri organismi abitano e regolano la microfauna e la microflora acquatica.