Abbiamo intervistato Antonio Demarcus, studente universitario che si è fatto carico di una lotta fondamentale: la ‘Caregiver familiari Comma 255’
Ai nostri microfoni Antonio Demarcus, studente all’università di Ingegneria a Cagliari. Grazie all’impegno e all’urgenza di condividere la sua storia e far sì che il sistema gli potesse venire incontro, Antonio è riuscito a ricevere l’esenzione dalle tasse dell’università. É questa la nuova importante modifica delle tasse universitarie, dedicata a tutti coloro che si occupano di familiari con invalidità e bisognosi di una assistenza continua e globale.
Antonio ci racconta la sua storia, iniziata circa due anni fa. L’esigenza nasce dal voler conseguire il titolo di laurea all’università con un tempo da dedicare allo studio che non fosse limitato. Antonio ha dato voce a questa problematica, grazie alle email inviate alle istituzioni universitarie e non solo.
Il ‘caregiver‘ è un lavoro da tutelare
Oltre Antonio, in Italia, anche altri ragazzi hanno la grande responsabilità di doversi occupare di un familiare. Seguire una persona con disabilità comporta molte responsabilità fisiche e burocratiche, dove a queste si aggiungono quelle finanziarie.
La questione del ‘caregiver’ sembra trascurata e oscurata dagli enti locali. “Dovrebbe essere creata una legge universale che ci permetta di essere tutelati da molti punti di vista” – risponde Antonio. Essere un caregiver a tempo pieno spesso significa rinunciare allo studio e anche al lavoro.
“La soddisfazione di aver raggiunto, in parte, un piccolo obiettivo c’è stata”. – racconta Antonio. “Sono stati organizzati dei colloqui nel mio interesse per far sì che io riesca a realizzare la mia laurea, che è il passo più importante”.
Un piccolo passo avanti, ma c’è ancora tanta strada da fare
“Essere ‘fuori corso‘ all’università per un caregiver è un grave problema da risolvere. Oltre le tasse da pagare c’è di più.” – commenta Antonio. Antonio spera che la sua condizione sia riconosciuta dallo Stato e dalle istituzioni. Alla sua condizione di studente (di 45 anni) ‘fuori corso’ si collega obbligatoriamente l’impossibilità lavorativa e quindi l’esclusione. L’esclusione dal lavoro, dalle borse di studio, dal contributo ‘fitto casa‘. “Ci sono molte possibilità finanziare che possano essere un minimo sostegno economico”. – risponde Antonio.
Quale pensi sia l’ingrediente fondamentale utile a far sì che questi temi non vengano oscurati e quindi ignorati?
“Ciò che fate voi oggi, come ‘Unica Radio’, è un altro obiettivo raggiunto. Darmi la possibilità di dare voce a questo tema è per me una piccola grande vittoria”. conclude Antonio.