L’ossitocina è spesso denominata “ormone dell’amore” in quanto è un ormone che ha un ruolo nelle emozioni collegate all’attrattiva tra esseri umani e alla sessualità.
Questo ormone è collegato però anche al comportamento sessuale maschile sebbene questo collegamento, rispetto ad altri, non sia ancora del tutto compreso. Sono state trovate prove a sostegno del fatto che questo ormone possa essere collegato alle cellule nervose o ai neuroni nel cervello. Infatti, tramite il midollo spinale inferiore, controllano l’erezione e l’eiaculazione nei ratti maschi. Ora un nuovo studio, pubblicato su Current Biology, ha esplorato proprio questo collegamento. E in particolare analizzando i meccanismi che sottostanno alla modulazione della funzione sessuale maschile. Anche in questo caso i risultati sono ottenuti tramite esperimenti sui ratti.
Nuove modalità di trasporto
Si sa che l’ossitocina è trasferita dal cervello a varie aree del corpo tramite il sangue e da neurone a nerone attraverso le sinapsi. I ricercatori hanno analizzato una nuova modalità di trasporto dell’ossitocina. Questo tipo non sinaptico attraverso il sistema nervoso centrale.
La descrive Hirotaka Sakamoto, lo scienziato guida del team di studio. “Nel complesso, il sistema endocrino, che agisce su organi distanti diffusi attraverso la circolazione, assomiglia a una comunicazione ‘satellitare di trasmissione’. Mentre la trasmissione sinaptica assomiglia ad una ‘ethernet cablata’.
Di conseguenza, la trasmissione di volume localizzata dei peptidi assomiglia alla comunicazione ‘Wi-Fi’. Poiché è un ibrido di entrambi i sistemi endocrino (satellite) e sinaptico (ethernet). E può essere il meccanismo predominante di modulazione ossitocinergica del comportamento e cognizione socio-sessuale in tutto il sistema nervoso centrale”.
Il ruolo dell’ossitocina
Per capire il ruolo dell’ossitocina nella risposta eiaculatoria nei ratti maschi, i ricercatori hanno iniettato questa sostanza nella colonna vertebrale dei topi maschi. L’ossitocina sembrava causare un aumento dell’attività sessuale e dell’attività neuronale nei ratti. Nello specifico l’ossitocina attivava direttamente i neuroni di una particolare regione spinale, il generatore di eiaculazione spinale (SEG). La conferma arrivava con l’iniezione di una sostanza antagonista del recettore dell’ossitocina, cosa che riduceva l’attività dei recettori di questo ormone determinando una diminuzione dell’attività sessuale e delle risposte eiaculatorie.
La scoperta di questo nuovo meccanismo neurale dell’ossitocina che coinvolge il controllo della funzione sessuale maschile nel midollo spinale potrebbe rivelarsi utile per trattamenti sugli esseri umani, in particolare per disfunzioni sessuali maschili come la disfunzione erettile.