Per l’edizione 2020 della Giornata internazionale dell’infanzia, molte associazioni hanno deciso di focalizzarsi su bambini e adolescenti in modo nuovo
Il Coordinamento Nazionale dei Docenti della disciplina dei Diritti Umani celebra la Giornata internazionale per i diritti dell’infanzia e dell’adolescenza. Istituita dall’Assemblea generale delle Nazioni Unite nel 1954. Ricorre per far riflettere sulla situazione dei diritti dei bambini e degli adolescenti. E ancora, per promuovere la solidarietà internazionale, la consapevolezza tra i bambini di tutto il mondo e il miglioramento del benessere dei fanciulli. In questa giornata è stata stipulata la Dichiarazione dei diritti del fanciullo (20 novembre del 1959 ). Approvata, inoltre, la Convenzione sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza (20 novembre 1989).
L’infanzia e l’adolescenza sono un momento speciale della vita. In esso, ai bambini deve essere consentito di crescere, imparare, giocare, svilupparsi e crescere con dignità. Ciò al fine di costruire una società sana.
I diritti dei bambini e degli adolescenti vengono raggruppati in quattro tipologie. Il diritto alla protezione, il diritto alla salute, il diritto all’uguaglianza e il diritto allo sviluppo. I bambini hanno cioè bisogno di crescere al sicuro e sani, in una società inclusiva in cui poter sviluppare i propri talenti.
I nuovi problemi che bambini e ragazzi devono affrontare
Fino a pochi mesi addietro, i problemi dei bambini occidentali erano prevalenemente legati al bullismo, all’obesità, alla dipendenza dalla rete. I dati di Telefono Azzurro comunicati qualche giorno fa mostrano una situazione preoccupante. Soprattutto per gli abusi sessuali offline (117 casi) e online (49 casi tra cui casi di grooming e pedopornografia online). I dati europei confermano il grave trend rilevato nella rete. Quasi 18 milioni i bambini vittime di sfruttamento e violenze sessuali.
Oggi invece, si aggiunge la crisi epidemiologica ed economica. A causa di esse, assistiamo ad un avvicinamento delle condizioni di disagio dei bambini dei paesi sviluppati a quelli dei paesi in via di sviluppo.
Il segretario generale del Consiglio d’Europa Marija Pejčinović Burić ha espresso preoccupazione. Soprattutto in merito all’aumento della violenza domestica durante i lockdown. Riferendo, inoltre, che i rapporti dai paesi membri hanno dimostrato che donne e bambini sono maggiormente esposti ad abusi all’interno delle proprie case, privati della possibilità di parlare con qualcuno.
Anche la Rete europea dei Garanti per l’infanzia e l’adolescenza (ENOC) si è espressa in merito. Ciò con un documento: “I diritti dei minorenni nel contesto dell’epidemia di COVID-19” del 1 aprile 2020. In esso, si sottolinea che “esiste il pericolo che l’autoisolamento, la quarantena e il lockdown possano aumentare il rischio di violenza domestica e familiare. E ancora, colpire i bambini in modo significativo”. Sia con violenza diretta che con violenza assistita.
La crisi economica, inoltre, minaccia il drammatico aumento dei bambini che vivono in povertà. Le Nazioni Unite stimano i bambini che potrebbero cadere in condizioni di estrema povertà, da 42 a 66 milioni. In Italia le famiglie in povertà assoluta rischiano un aumento considerevole. Soprattutto rispetto ai dati stimati per il 2019 di oltre 619.000 famiglie (ISTAT).
Il lavoro di Save the Children
Il 20 novembre 2020 segna il ventennale del Gruppo di Lavoro per la Convenzione sui Diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza (Gruppo CRC). Coordinato da Save the Children Italia che, per l’occasione, pubblica l’11° Rapporto CRC di aggiornamento. Esso si focalizza sul monitoraggio della Convenzione sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza in Italia. Colpisce particolarmente una considerazione. “Molti genitori non ricevono un sostegno adeguato nella responsabilità di crescere un figlio. Una parte dei neo-genitori ha difficoltà ad affrontare le sfide della crescita di un bambino. Soprattutto in una società sempre più complessa, in cui il “saper fare” del passato non può più essere dato per scontato. E in cui molti arrivano a diventare genitori senza aver avuto prima alcuna esperienza. Neppure nella propria rete più prossima, di un rapporto consuetudinario con un bambino o un adolescente. L’insieme di questi fattori configura una trappola demografica. Questa porta al progressivo diminuire delle nascite. Il che determina conseguenze sociali ed economiche ben note ma anche uno “spazio” complessivo minore per l’infanzia. Anche tenendo in considerazione il nostro paese. Questo sarà forzatamente portato ad accrescere l’attenzione al mondo adulto e a quello degli anziani”.
Il focus su bambini e adolescenti
Il CNDDU vuole celebrare la Giornata con azioni che costruiscano un mondo migliore per i bambini e gli adolescenti. Ciò proponendo un nuovo focus. Il benessere dei nostri bambini: fisico, psichico e sociale.
Secondo il Direttore dell’Unicef la generazione dei bambini e adolescenti di oggi rischia di essere la meno fiduciosa di sempre.
La tutela dei bambini e degli adolescenti è un interesse primario di tutti, farsi carico del futuro dell’umanità lo è.
Il 2020 ha visto svuotarsi le aule scolastiche dapprima in un’inaspettata primavera. Successivamente in un annunciato autunno. Periodo in cui sono rimaste, seppur rinnovate negli arredi, comunque vuote ed inutili al soddisfacimento dei bisogni educativi. Ha visto anche emergere ciò che davvero serve alla scuola. Più insegnanti, vera colonna dell’istruzione nazionale, e più tecnologie informatiche.
L’importanza di dar voce anche ai più piccoli
Il Comitato sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza dell’ AGA (Autorità garante per l’infanzia e l’adolescenza) suggeriva già ad aprile di ascoltare anche le opinioni dei bambini e adolescenti. Onde prenderle in considerazione nei processi decisionali sulla pandemia.
Tanto prevede anche l’art. 3 comma 1 della Convenzione del Fanciullo. Secondo esso, l’interesse superiore del fanciullo deve essere una considerazione preminente in tutte le decisioni delle istituzioni relative a loro.
La volontà è quella di mettere in atto questa proposta. Lasciare che siano proprio bambini e bambine, ragazzi e ragazze, a suggerire le soluzioni. A raccontare i bisogni e i desideri che nutrono per alimentare l’ottimismo dell’intera comunità. La proposta è quindi rivolta anche ai docenti di tutte le scuole di ogni ordine e grado. Di stimolare l’inventiva dei fanciulli. E di creare, sui Sites di Gsuite, un sito denominato “Diritti e libertà sotto l’albero”. Desideri per il 2021: raccolta di espressioni grafiche, artistiche, saggistiche o epistolari dei bambini e degli adolescenti.