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Come si mimetizzano gli animali nella natura

Mentre alcuni animali in natura si difendono con artigli affilati e potenti morsi, altri preferiscono un approccio più sottile all’istinto di sopravvivenza

Gli animali di tutto il mondo usano la tecnica visiva del mimetismo in diversi ambienti. I gatti selvatici, ad esempio, si nascondono nell’erba alta; la pelliccia bianca della volpe artica la rende praticamente invisibile su uno sfondo innevato. I camaleonti, forse i più famosi maestri del travestimento della natura, cambiano il colore della loro pelle, in parte per adattarsi all’ambiente circostante. 

Molti animali si comportano addirittura come un altro oggetto od organismo. E poche specie sono più talentuose nelle imitazioni degli insetti stecco, camuffati da ramoscelli e foglie negli ultimi 126 milioni di anni.

I travestimenti di lunga data di questi invertebrati sono una questione di sopravvivenza. Uno studio pubblicato nel 2014 ha suggerito che, con l’arrivo dei primi uccelli e mammiferi, gli insetti hanno rapidamente iniziato a imitare le piante proprio per salvarsi. Il mimetismo è, dall’altro lato, molto efficace per nascondersi anche agli occhi affamati dei predatori. Alcuni di essi, come vipere e gatti selvatici, si confondono con l’ambiente circostante, consentendo loro di sgattaiolare più efficacemente sulle loro prede.

Il mimetismo

Il mimetismo (formalmente mimetismo fanerico) in natura si intende la capacità di un organismo di imitarne un altro, allo scopo di trarne vantaggio. Di norma si concretizza nell’imitazione da parte di una potenziale preda di un organismo aposematico, che può essere tossico, disgustoso o comunque indesiderabile. Lo scopo in questo caso è quello di scoraggiare il predatore affinché rinunci alla preda, confondendola con quella indesiderabile. Nei casi più semplici il mimetismo in natura prevede l’esistenza di un organismo modello e di un organismo mimo che ne imita le caratteristiche.

Il mimetismo in natura ha scopi diversi da quelli di evasione della predazione, come per esempio l’imitazione da parte di alcune orchidee delle forme della vespa femmina allo scopo di attirare gli impollinatori.

Il mimetismo può sfruttare somiglianze di forme e colori ma anche di comportamenti.

Viene talvolta definito come mimetismo criptico il fenomeno del criptismo, nel quale invece l’organismo si confonde con l’ambiente in natura circostante allo scopo di rendersi invisibile al suo predatore o alla sua preda. Il termine usato in opposizione a mimetismo fanerico,[2] o di ostentazione, nel quale l’organismo mimetico è visibile ma si confonde con altri organismi in natura. Per questi motivi il mimetismo fanerico è detto anche vero mimetismo o mimetismo in senso stretto[4].

Gli autori di lingua inglese limitano il termine “mimetismo” al mimetismo fanerico (in inglese mimicry) mentre il criptismo viene chiamato camouflage o crypsis.

About Roberta Dessì

Sono una studentessa di Scienze della Comunicazione all'Università di Cagliari. Ho 21 anni e vivo a Cagliari. Mi piace studiare ma in particolar modo mi piacciono materie che riguardano la comunicazione pubblica, d'impresa e la pubblicità. Inoltre, in linea con il percorso di studi che ho scelto, seguo molto volentieri le lezioni sul marketing e la comunicazione. Non sto mai ferma e nel tempo libero mi piace fare sport, ascoltare musica o seguire serie TV e film. Adoro viaggiare e mi piacciono molto gli animali.

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