Il Botswana ha recentemente portato alla ribalta un’interessante osservazione etologica riguardante l’importante ruolo dei nonni elefanti, sempre più fortemente minacciati dai bracconieri in cerca d’avorio.
La società degli elefanti è composta da gruppi di matriarche con le loro figlie e i cuccioli e da maschi adulti che vivono al di fuori del branco. Per molto tempo si è pensato che i giovani maschi ormai cresciuti lasciassero la comunità per intraprendere una vita solitaria.
Giovani al seguito dei vecchi
Uno studio scientifico pubblicato su Scientific Report ha evidenziato una grande novità: i giovani maschi non sono sempre solitari. I ricercatori hanno studiato con attenzione i video di 1.264 avvistamenti di elefanti africani maschi in un’area nei pressi del fiume Boteti. Ne è emerso che i maschi più giovani raramente viaggiavano da soli e preferivano accompagnarsi a quelli più anziani.
I risultati supportano altre ricerche che suggeriscono come i maschi più anziani svolgano un ruolo importante nella complessa società degli elefanti, sfatando la credenza che non siano più utili alla comunità. Oltre a infondere sicurezza negli individui più giovani, sono depositari di conoscenze fondamentali, per esempio su come e dove trovare cibo e acqua.
L’importanza dell’esperienza
Diana Reiss, direttrice dell’Animal Behaviour and Conservation Program, ci ricorda che sono gli elefanti più maturi a prendere una posizione in prima fila quando guidano il gruppo.
Non solo. L’aggressività dei giovani maschi sembra placarsi se nel gruppo misto sono presenti alcuni elefanti anziani, evidenziando l’importanza dell’esperienza nella gestione della socialità. Anche nella società umana i nonni hanno un ruolo importante nella crescita dei bambini, ai quali trasmettono conoscenze acquisite nel corso di decenni. E recentemente si è scoperto che questo modello vale anche per altri mammiferi longevi, tra cui delfini e balene, oltre che naturalmente per gli elefanti.