Il fenomeno dipende soprattutto dall’intensità dei venti polari.
Il buco dell’ozono sopra all’Antartide, la riduzione dello strato di ozono stratosferico che si accentua ogni anno nel corso della primavera australe (il nostro autunno) ha raggiunto nel 2020 livelli record.
Il satellite Sentinel-5P dell’ESA
In base alle rilevazioni del satellite Sentinel-5P dell’ESA, attualmente Il buco dell’ozono ricopre un’area di circa 25 milioni di km quadrati. Un’estensione che non raggiungeva dal 2015. Il 2 ottobre 2020 Il buco dell’ozono ha toccato anche la sua massima profondità.
A cosa serve l’ozono?
L’ozono è una molecola formata da tre atomi di ossigeno distribuita in una sottile zona della stratosfera terrestre tra i 15 e i 50 km di altezza. Le reazioni che portano alla sua continua formazione e dissociazione assorbono l’energia dei raggi ultravioletti del Sole. Proteggendo in questo modo gli organismi terrestri dai loro effetti nocivi.
La produzione industriale e l’ampio ricorso a sostanze che degradano l’ozono stratosferico – come i clorofluorocarburi (CFC) – negli anni ’70 e ’80 portò a un assottigliamento di questo “scudo protettivo”. Nonché alla decisione di ridurre progressivamente i CFC fino ad abbandonarne la produzione. L’accordo, sancito nel 1987 dal Protocollo di Montréal, sta portando questa ferita lentamente a rimarginarsi. Con i ritmi attuali potremmo arrivare alla completa “guarigione” nel 2050.
Oscillazioni fisiologiche
Se questa è la tendenza generale, Il buco dell’ozono subisce però anche variazioni annuali, legate soprattutto all’intensità dei venti polari (in questo caso nella regione antartica). A loro volta, questi venti dipendono dalla rotazione terrestre e dalla differenza di temperatura tra latitudini polari e medie latitudini. Proprio questi fenomeni spiegherebbero la notevole espansione del buco dell’ozono registrata quest’anno dal satellite dell’Agenzia Spaziale Europea Sentinel-5P. Specializzato nel monitoraggio dell’atmosfera terrestre e nel tracciamento degli inquinanti dell’aria (per approfondire).