Regione sardegna, 473 mln da “incassare” entro novembre: risultato dopo azzeramento accantonamenti
Si è aperto anche per la Sardegna il paracadute del governo per compensare le minori entrate fiscali legate alla pandemia. A luglio Roma aveva previsto 5 miliardi per tutte le Regioni, 473 milioni spettanti all’Isola.
Adesso l’ultima variazione di bilancio della Giunta Solinas li ha iscritti “quale ristoro della perdita di gettito regionale, attuato attraverso l’azzeramento degli accantonamenti per il 2020, pari a 383 milioni e attraverso l’erogazione di 90 milioni dal Fondo per l’esercizio delle funzioni delle Regioni e delle Province autonome”.
Ai tempi del lockdown di marzo era stato l’assessore del Bilancio, Giuseppe Fasolino, il primo a denunciare quali sarebbero stati gli effetti del coronavirus sul bilancio della Regione.
“A causa del blocco della produzione e dei consumi ridotti all’osso diminuiranno di sicuro i trasferimenti dello Stato. E senza compensazioni, rischiamo di non aver in cassa tutti i soldi indispensabili per i servizi che oggi garantiamo ai cittadini. A cominciare dalla sanità per finire ai trasporti interni”. L’assestamento da 473 milioni sarà illustrato dall’assessore lunedì alle 11.30 in commissione Bilancio. Anche perché dovrà ottenere il via libera del Consiglio regionale entro il mese, altrimenti i finanziamenti non potranno essere spesi. Tra le voci di spesa più rilevanti, 60 milioni “alla promozione della resilienza delle grandi imprese alberghiere operanti in Sardegna che hanno subito significativa riduzione di fatturato a causa della pandemia”, ma ci sono anche 500mila euro per le indennità dei medici dell’emergenza territoriale impegnati sul fronte della pandemia. Circa 4,5 milioni, invece, serviranno a rafforzare la campagna a favore del vaccino antinfluenzale.