Scuola, Azzolina: “Al lavoro per riportare gli studenti in classe il prima possibile. Do per scontato che tutti siano d’accordo”
L’insegnamento a distanza si fa di nuovo regola. Ancora una volta – è già successo con le chiusure di marzo, con le due settimane di ripetizioni di settembre, con il calendario scolastico che solo sulla carta prevedeva l’avvio compatto il 14 settembre. “Nulla cambia, se non in situazioni straordinarie” – afferma la ministra Azzolina. L’Italia delle scuole superiori torna, con saggia prudenza, a distanza. Per allargare gli spazi in classe e, soprattutto, togliere presenze e pressione ai trasporti pubblici. Quando si affronta un’emergenza come quella che stiamo vivendo serve davvero il sostegno di tutti. Da marzo a oggi lo Stato ha già investito oltre 400 milioni per il digitale a scuola. Iniziative come questa rafforzano l’impegno per supportare la scuola“, conclude la ministra Lucia Azzolina.
Le valutazione degli studenti
Nel complesso i ragazzi si sono detti meno soddisfatti della Didattica a Distanza rispetto alla scuola tradizionale. Ma a quanto pare chi afferma che per tutti i ragazzi è stata una tragedia, dovrebbe ricredersi, almeno rispetto agli studenti degli ultimi anni delle scuole superiori.
Uno studente su tre ritiene che sarebbe utile continuare a usare la didattica a distanza, insieme alle lezioni in aula, anche dopo l’emergenza del Covid-19. Solo 7 ragazzi su 10 osservano che il livello di preparazione raggiunta attraverso le lezioni a distanza sia inferiore a quella che avrebbero avuto andando a scuola.
L’impatto negativo da evitare
“Il Ministero dell’Istruzione, anche con riferimento a notizie pubblicate oggi sulla stampa, precisa che tutta la struttura ministeriale, insieme agli uffici territoriali, sta lavorando per riportare in classe quanto prima studentesse e studenti che al momento sono in didattica digitale. Tutto ciò nella convinzione, espressa con chiarezza in questi giorni anche dal Comitato Tecnico Scientifico del Ministero della Salute e dall’Organizzazione Mondiale della Sanità, che una chiusura prolungata delle scuole possa produrre un impatto negativo sui nostri studenti, dal punto di vista psicologico e della dispersione scolastica”. Lo precisa in una nota il Ministero per l’Istruzione.