Solo in Italia, oltre 93mila morti l’anno sono attribuibili al fumo di sigaretta. Preoccupano fortemente i dati riguardanti i minori di 18 anni.
Il tabacco: la quota di ragazzi che dichiarano di aver fumato almeno una volta negli ultimi 30 giorni è di quasi il 30%. Secondo il Codacons, sono ancora troppi i programmi Tv e i film che influenzano i giovani al fumo. Troppe le scene di fumo di sigaretta in film e serie TV, anche italiane, che rischiano di influenzare le scelte di milioni di ragazzi e di comprometterne la salute.
Il colosso Netflix
Negli ultimi anni anche il colosso Netflix e le produzioni Hollywoodiane erano state accusate di proporre troppe scene di fumo di sigaretta nei propri prodotti. L’OMS parla del 44% dei film totali prodotti che contengono scene con attori che fumano. Mentre un’indagine di “Truth Initiative” ha rivelato che il 79% delle serie più viste dai giovani su Netflix contiene scene di fumo di sigaretta.
Il film “18 regali”
Emblematico – sempre secondo Codacons – il caso del film “18 regali”. Bellissima produzione italiana che ha riscosso grande successo di pubblico e critica e che racconta la storia vera di una donna morta di cancro al seno pochi mesi dopo la nascita della propria figlia. In cui però sono state inserite troppe scene di fumo, le quali rischiano di influenzare i tanti ragazzi che si accingono a guardare il film.
«Purtroppo sembra che il fenomeno si stia nuovamente diffondendo, dopo qualche anno in cui il fumo di sigaretta sembrava praticamente scomparso dalle produzioni televisive e cinematografiche – denuncia il Presidente del Codacons, Marco Donzelli – ed è necessario invertire subito il trend».
Un fenomeno che deve essere combattuto
Un fenomeno che deve essere combattuto con ogni mezzo. «Per questo – prosegue Donzelli – chiediamo al Ministero della Salute una stretta sul fumo di sigaretta nelle produzioni televisive e cinematografiche italiane. Inserendo uno specifico divieto a tutela della salute pubblica della collettività».
Nuoce non solo alla salute, ma anche all’ambiente
Tra i numerosi dati relativi al fumo di tabacco, uno spesso passa in secondo piano, ma non per questo ha meno importanza, soprattutto per quanto riguarda l’inquinamento ambientale. Si tratta dello smaltimento dei mozziconi di sigaretta. La tipologia di rifiuti che si trova più frequentemente nei mari, infatti, non è la plastica o il petrolio, ma sono i mozziconi di sigaretta. Ogni giorno ne vengono dispersi 10 miliardi e ognuno di essi ci mette vari anni per degradare.