“Cosa posso fare per fermare la caduta dei capelli?”. Molte persone nel 2020 non hanno smesso di chiederselo
La calvizia è diffusa nel mondo
Grazie alle percentuali statistiche è possibile farsi un’idea della diffusione della calvizie tra la popolazione maschile. In Italia siamo al 39%, settimi nella Top 10 dei Paesi con più calvi, superati dagli Usa e da Paesi come Germania, Spagna e Repubblica Ceca, dove si raggiunge il picco del 42,79% di persone affette da calvizie.
C’è una grande differenza con i Paesi asiatici, in particolare la Cina, dove solo il 20% delle persona ha questo problema. La ragione è genetica, perché in queste persone è meno attivo un enzima che converte il testosterone in DHT, ovvero il diidrotestosterone, la causa della perdita di capelli.
Per capire il fenomeno è necessario un attento studio del singolo capello.
Stress, disturbi del sonno e alimentari hanno un ruolo, sebbene secondario rispetto all’ereditarietà, ma occorre fare attenzione anche alle differenze dovute alla “stagionalità”. Accade che in alcuni mesi dell’anno cadano più capelli (in primavera e autunno). Ma questo non deve preoccupare a meno che la quantità di capelli caduta sia notevole.
I luoghi comuni e le fake news sui capelli
Ci sono davvero tanti luoghi comuni sulle cause della calvizie ed è importante sfatarli grazie ai dati presentati dall’Istituto Helvetico Sanders, che riportano 5 tra le fake news più persistenti:
Strapparsi i capelli bianchi – non è vero che questo influisce sulla calvizie
Tagliare i capelli corti per farli ricrescere forti – non ha correlazioni con la calvizie
Fare spesso lo shampoo danneggia la cute – è falso anche se possono esserci casi particolari
Usare il gel e le lacche rovina i capelli – in realtà non c’è un legame diretto con la caduta
Portare spesso il cappello agevola la caduta dei capelli – non è vero e non ci sono prove in merito.
Sulla calvizie, dunque, girano ancora tante leggende ma solo la scelta di una cura risolutiva, come il trapianto, può rappresentare una soluzione.