Monopattini elettrici: come vanno?

Monopattini elettrici: come funzionano?

Da quando si sono diffusi grazie ai servizi di noleggio, i monopattini elettrici sono diventati le star delle nostre città

Nei mesi scorsi sono stati una scoperta per molti italiani, soprattutto nelle grandi città, grazie ai servizi che consentono di noleggiare e condividere questi microveicoli a due ruote: i monopattini elettrici.

Ma come vanno usati? Dove sono consentiti e dove vietati? C’è chi si pone poi altre domande, a cui abbiamo provato a rispondere noi. Per esempio: possono essere un’alternativa (o un’integrazione) efficace per i mezzi pubblici che usiamo per spostarci in città? Sono una soluzione praticabile per ridurre il traffico cittadino e dunque per migliorare la qualità dell’aria?

Per scoprirlo abbiamo deciso di provare e mettere a confronto uno dei modelli più popolari, Xiaomi Mi Electric Scooter, con quello prodotto da una “griffe” tra i monopattini tradizionali non motorizzati, il Micro Merlin. Il primo ha, tra le frecce al suo arco, la possibilità di collegarsi a uno smartphone (via bluetooth) per fare alcune impostazioni utili (per esempio per limitarne la velocità quando si attraversano le zone pedonali). Il secondo, invece, è imbattibile. Soprattutto quando si tratta di chiuderlo (o aprirlo) per salire (o scendere) dai mezzi pubblici. Grazie a un sistema a scatto, che si attiva con il piede, l’operazione è comunque istantanea.

Per completare il quadro, infine, abbiamo provato il Segway-Ninebot KickScooter ES2. Il monopattino prodotto da un marchio che, nel campo della “mobilità personale”, fece da apripista anni fa con il mitico Segway (ricordate, la “biga” elettrica che restava in equilibrio autonomamente?)

MOTORE: 4 su 5

Ha il classico (per questi miniveicoli) motore elettrico “nascosto” nella ruota anteriore. La potenza (500 Watt) consente di toccare i 25 Km/h, ma la velocità si può limitare a 20 Km/h premendo un pulsante sul manubrio, sotto al display. Per partire bisogna spingersi con un piede, per accelerare si usa una levetta sul lato destro del manubrio che permette di dosare la potenza in modo abbastanza preciso.

 

AUTONOMIA: 3 su 5

Come accade sempre in questi casi, le prestazioni promesse dalla batteria (25 Km di autonomia teorica) sono come minimo ottimistiche: i consumi che abbiamo sperimentato durante la nostra prova suggeriscono che anche il traguardo dei 20 Km è abbastanza arduo da raggiungere. Ma non è un dramma: questi mezzi sono l’ideale per percorrenze quotidiane molto più brevi (almeno, questo è il nostro punto di vista). In altre parole: ricaricare, per dire, ogni 4 giorni anziché 5, tutto sommato non cambia la vita. A proposito di ricarica: ci vogliono 3 ore e mezzo per un “pieno”.

PREZZO: 4,5 su 5

Con un prezzo di 550 euro il Ninebot si colloca a metà a classifica tra i modelli più cari e quelli più a buon mercato. Le sue qualità sono in generale all’altezza (se non, in qualche caso, migliori) dei correnti: dalla “carrozzeria” elegante e robusta al display essenziale, certo, ma sempre chiaro e piacevole da leggere. Come altri monopattini si collega via bluetooth allo smarthone dove, con la app Segway, è possibile personalizzare alcune impostazioni: per esempio è possibile scegliere i colori e il “tipo di animazione” per le luci led che si accendono sotto la pedana (l’effetto sui passanti è comunque sempre assicurato!). In conclusione: il rapporto qualità/prezzo è molto interessante.

About Noemi Dessì

Ho 21 anni e sono una studentessa di Scienze della Comunicazione. Mi piace ascoltare musica,leggere, guardare film e serie TV.....ma sopratutto scrivere!

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