Infedeltà coniugale non rara tra gli animali
L’infedeltà non è per nulla rara per quanto riguarda le specie che vivono in coppia. E ciò riguarda anche gli esseri umani. I motivi possono essere vari, di specie in specie. Per molti animali la scelta del compagno può essere limitata e molte volte si scopre che il partner scelto non è il migliore per una varietà di motivi.
In molte specie animali, i rapporti sessuali con soggetti che non sono il partner sono abbastanza comuni: in questo modo si possono garantire i migliori geni possibili ai figli ma senza rinunciare al padre protettore che gestisce famiglia e territorio.
Scimmie titi ramate (Plecturocebus cupreus)
I ricercatori hanno analizzato le scimmie titi ramate (Plecturocebus cupreus). In italiano conosciute anche come callicebi rossi, scimmie platirrine diffuse soprattutto nel Perù centro-orientale ed nel Brasile occidentale, in particolare nelle regioni di foresta pluviale. Queste piccole scimmie sono solite vivere in piccole famiglie composte da maschi, femmine e prole. Usualmente le femmine sono in grado di partorire solo un bambino all’anno e quest’ultimo abbandona la famiglia quando raggiunge la maturità sessuale o quando si deve mettere in cerca di un partner con il quale poi occupa uno nuovo territorio e forma una famiglia sua.
Padre e madre mantengono una relazione molto forte
I ricercatori hanno notato, nel corso delle loro osservazioni, che padre e madre mantengono una relazione molto forte, sono quasi per tutto il giorno sempre vicini e si puliscono a vicenda.
Analizzando il DNA estratto dai campioni fecali di varie coppie, i ricercatori non trovavano figli che non erano del padre di famiglia, cosa che confermava una ferrea monogamia.
Inoltre scoprivano che gli stessi partner erano quasi sempre non imparentati. Questo significa che un eventuale accoppiamento infedele non avrebbe fornito un relativo vantaggio genetico per i figli, motivo per il quale questi animali evitano l’infedeltà, come spiega
Sofya Dolotovskaya, una delle ricercatrici che ha partecipato allo studio durato 14 mesi.
Ora i ricercatori, come spiega Eckhard W. Heymann, uno scienziato dell’Istituto tedesco che ha partecipato alla spedizione in Perù, i ricercatori vogliono capire se questa monogamia ferrea è prevalente anche in altre specie di scimmie.