La talassoterapia sfrutta il principio secondo cui la composizione dell’acqua di mare è simile a quella del plasma umano e che quindi i sali e gli oligoelementi che contiene sono facilmente assorbibili dal corpo.
Il termine “talassoterapia” deriva dal greco thalassa (mare) e thérapeia (trattamento) e fu utilizzato per la prima volta nel XIX secolo in Bretagna. Tuttavia, si ritiene che le potenziali proprietà curative attribuite al mare e al clima marino fossero conosciute fin dall’antichità. Già dai popoli romani, greci ed egizi. Ne parlava Euripide nei suoi scritti, per esempio.
I benefici
Lo spetto dei benefici è ampio, dall’artrosi ai reumatismi passando per obesità, infiammazioni dei tendini, dei muscoli e dei nervi fino alle malattie delle vene e dell’apparato genitale femminile oltre ai disturbi cardiocircolatori, della pelle – come psoriasi, eczemi, eritemi, dermatiti e inestetismi cutanei come la cellulite – e delle vie respiratorie, come sinusiti, affezioni catarrali, bronchiti, malattie da raffreddamento, tosse e altre malattie infiammatorie.
I bagni caldi, in acqua a 37 gradi, dilatano i pori, favoriscono la vasodilatazione e migliorano la circolazione linfatica. Le immersioni a freddo, invece, stimolano la circolazione venosa e migliorano il tono muscolare. Ai bagni si possono poi unire impacchi di alghe marine e di fanghi.
Le sabbiature sfruttano le proprietà della sabbia calda e degli oligoelementi e dei sali marini depositati per combattere dolori reumatici e articolari come reumatismi, osteoartrosi e traumi.
Talassoterapia in casa
Per goderne degli effetti benefici della talassoterapia anche in casa, è sufficiente aggiungere del sale marino all’acqua tiepida (o calda) della vasca. Ma è possibile anche farne un impacco, da proteggere con un telo caldo per circa 20 minuti.
Otterrete una maschera purificante e rivitalizzante se unirete il sale grosso al miele; mentre per effetti rilassanti, aggiungetevi oli essenziali di agrumi.