Tramite uno studio pubblicato sul Journal of Biological Chemistry, un team di ricercatori dichiara di essere riuscito a stabilizzare e inibire un enzima che ha un importante ruolo nella trimetilaminuria
Una condizione conosciuta anche come “sindrome da odore di pesce”, una patologia che attualmente non ha una cura. Un enzima che ha un importante ruolo nella trimetilaminuria.
Trimetilaminuria
La trimetilaminuria è una malattia debilitante causata dall’impossibilità, da parte del fegato, di abbattere la trimetilammina chimica. Quest’ultima è una sostanza, che possiede un suo particolare odore. Prodotta da alcuni enzimi dei batteri che risiedono nell’intestino.
La non scomposizione di questa sostanza provoca alla fine un certo odore, che a qualcuno ricorda quello del pesce. Che può influenzare varie secrezioni corporee, tra cui il sudore, l’urina e i liquidi vaginali, nonché l’alito.
Cause della sindrome da odore di pesce
Tutto parte quando dalla mancanza di un enzima epatico denominato FMO3. Se questo enzima manca, il soggetto non può più degradare la trimetilammina (TMA). Come avviene normalmente, in una forma chimica che non è maleodorante. Ossia in ossido di trimetilammina (TMAO). Alla fine la TMA si accumula nel fegato e finisce nei fluidi corporei.
Stabilizzato enzima
I ricercatori dell’Università di Warwick hanno stabilizzato un enzima nell’intestino che produce proprio la trimetilammina. Questo enzima, denominato CntA/B, è sempre stato molto difficile da analizzare. E da studiare e quindi non è stato possibile ottenere informazioni al riguardo. Ora che si sa chi produce la stessa TMA, forse è possibile inibire l’enzima responsabile, ad esempio tramite un farmaco.
Individuati già alcuni inibitori
A tal proposito Mussa Quareshy, spiega che lui e i suoi colleghi hanno già individuato alcuni inibitori simili a farmaci che possono inibire la funzione del CntA/B. Quindi la formazione di trimetilammina. Potrebbe essere una soluzione per le persone con sindrome da odore di pesce. Ma, potrebbe rivelarsi una scoperta importante . Anche per quelle persone che soffrono di aterosclerosi e di malattie cardiache. In quanto la stessa trimetilammina può, in taluni casi, accelerare queste patologie.