Il progetto “I muri del silenzio”: perché nella lotta contro la violenza sulle donne molti sono ancora i muri da abbattere. Primo fra tutti quello dell’omertà e del silenzio
Il progetto “I muri del silenzio” è nato lo scorso anno con una Mostra Fotografica allestita alla Camera dei Deputati, Palazzo San Macuto a Roma. Diventa quest’anno un libro fotografico in edizione limitata, il cui ricavato andrà a sostegno di donne vittime di violenza.
Se ne parlerà domani, in occasione della “Giornata Internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne”. Insieme alla promotrice del progetto Giusy Versace, la fotografa Mjriam Bon e alcuni dei tanti amici e personaggi noti che hanno prestato il proprio volto.
L’appuntamento è mercoledì 25 novembre alle ore 10.00 in diretta Facebook sulla pagina “I muri del silenzio”. Introduce Giusy Versace, presenta il progetto fotografico Mjriam Bon.
Inoltre, interverranno Attilio Fontana, il Presidente della Regione Lombardia; Maria Grazia Cucinotta, attrice e produttrice cinematografica. E ancora Valeria Graci, attrice e conduttrice e infine Pinky, che sarà l’ospite che racconterà la sua testimonianza.
I muri del silenzio
I muri di chi non vede o di chi fa finta di non vedere. I silenzi di chi non parla perché ha paura, perché si vergogna. Questo è il focus del progetto “I muri del silenzio”. Un progetto che nasce dalla volontà di rappresentare attraverso volti, espressioni, personalità diverse. Per raccontare una delle più difficili del nostro tempo: l’omertà. Non intesa nel senso comune a cui siamo abituati ad associare questa parola. Bensì nel senso più profondo e intimo, quell’omertà uditiva e visiva che porta chi subisce violenza a tacere. Perché non riesce ad abbattere quei muri, che oltre a non far parlare, non fanno sentire né vedere.