Nuovo forte rialzo per le medie settimanali dei prezzi praticati alla pompa. La benzina self service è a 1,400 euro/litro (+6 millesimi rispetto alla scorsa settimana), servito a 1,542 euro/litro (+7). Diesel rispettivamente a 1,266 euro/litro (+7) e 1,413 euro/litro (+8). Gpl servito a 0,582 euro/litro (+2), metano a 0,976 euro/kg (invariato).
Tutti gli automobilisti lo avranno notato. Ci sono distributori che vendono benzina e gasolio a prezzi stracciati. Addirittura anche con 20 centesimi di sconto rispetto alla concorrenza. Ottima notizia per chi ha un auto e si è fermato lì a fare il pieno, ma a qualcuno i conti non tornano: a volte lo scontrino è troppo basso per essere economicamente sostenibile. Il sospetto è che dietro ci siano frodi fiscali, se non il contrabbando: quantitativi di carburante acquistati in maniera fraudolenta senza avere pagato l’Iva, che è pari al 22% del fatturato, possono essere rivenduti a prezzi molto più bassi rispetto a quelli dei concorrenti onesti. L’altra ipotesi è che vengano costituite ad hoc società che poi falliscono in breve tempo, prima di versare le imposte.
Ad alimentare i sospetti (e la confusione) ci sono, tra l’altro, le frequenti notizie di cronaca sul carburante introdotto clandestinamente in Italia.