Il servizio del presidio ospedaliero Binaghi resterà nel complesso di via Is Guadazzonis. Nei prossimi giorni sarà spostato nel corpo aggiunto a fianco al presidio
Riorganizzazione in atto del nosocomio cagliaritano, che a breve sarà pronto per ospitare i pazienti Covid. In seguito a questa necessità, il Servizio di Diabetologia sarà infatti allestito nell’edificio rosa adiacente. Il presidio del responsabile dott. Aldo Caddori avrà più spazio, così da tutelare la salute di pazienti e operatori. Il tutto senza modificare in alcun modo la fruibilità e l’accessibilità al servizio.
«Con il trasferimento temporaneo di sede della struttura – rassicura il Commissario straordinario di Ats Ares Massimo Temussi – saranno garantiti gli stessi livelli di assistenza ai pazienti diabetici del Sud Sardegna, senza alcuna interruzione nell’erogazione del servizio».
Alcune buone abitudini per la prevenzione
Esercizi fisici brevi ma frequenti per interrompere fasi prolungate con posizione seduta. Questi possono essere utili per stimolare i vasi sanguigni dei pazienti diabetici rispetto agli allenamenti più lunghi ma meno frequenti secondo un nuovo studio sull’American Journal of Physiology-Heart and Circulatory Physiology.
Lo studio, ripreso da HealthDay, mostra i risultati conseguiti dal team di ricerca di Frances Taylor dell’Australian Catholic University di Melbourne.
Per capire come il flusso sanguigno e la dilatazione degli stessi vasi sanguigni nelle persone adulte obese con diabete di tipo 2 rispondevano agli esercizi più brevi e frequenti, oppure più lunghi e meno frequenti, ha organizzato diversi esperimenti in cui i partecipanti si dovevano sedere per otto ore consecutive.
In seguito, durante una seconda fase del test, dovevano prendersi delle pause da questa posizione seduta facendo tre minuti di esercizio. Gli esercizi includevano squat, sollevamento delle gambe e sollevamento dei polpacci e dovevano essere svolti ogni 30 minuti.
In una terza fase del test, poi, dovevano fare pause con esercizi della durata di sei minuti ognuna.
I ricercatori notavano che la funzione di vasi sanguigni migliorava con entrambe le tipologie di esercizio. Ma il miglioramento era più significativo con l’esercizio svolto ogni 30 minuti. Ciò suggerisce, secondo gli stessi ricercatori, che la frequenza delle interruzioni dell’attività fisica potrebbe essere più importante della durata stessa dell’esercizio. Alcuni centri di diabetologia prevedono già delle tabelle di esercizi da affidare ai propri pazienti, basate soprattutto sul recupero attivo.
Dunque ne consegue che per preservare i flussi sanguigni delle gambe, probabilmente sono necessarie più interruzioni più frequenti da una posizione seduta piuttosto che esercizi più lunghi e poi fasi di seduta altrettanto lunghe.