L’additivo antimicrobico, secondo uno studio dell’UCSD, aggrava la malattia del fegato grasso nei topi e costituirebbe pertanto una minaccia anche per la nostra salute
Nuovo studio della Scuola di Medicina San Diego dell’Università della California. Un team di ricercatori mostra che il triclosano, un additivo antimicrobico e antifungino che viene aggiunto molti saponi per l’utilizzo umano nonché ad altri articoli per la casa, può essere causa del peggioramento della malattia del fegato grasso nei topi alimentati con una dieta particolarmente ricca di grassi.
Lo studio è stato pubblicato su Proceedings of the National Academy of Sciences.
Triclosano altera meccanismi metabolici e del microbioma intestinale
Secondo i ricercatori questa sostanza può alterare i delicati meccanismi molecolari del metabolismo e del microbioma intestinale. In questo modo le cellule del fegato dei topi, nel corso degli esperimenti, non potevano più contare sulle protezioni naturali.
Robert H. Tukey, professore del Dipartimento di Farmacologia della suddetta università, parla chiaramente di “rischio di tossicità epatica per gli esseri umani” rappresentato dal triclosano.
L’esposizione a questa sostanza chimica, unita ad una dieta con prevalenza di grassi alimentari, può infatti favorire lo sviluppo della malattia.
Esperimenti con topi con malattie del fegato grasso
Già nel 2014 lo stesso team aveva scoperto che l’esposizione al triclosano poteva favorire la formazione di tumori epatici a causa dell’azione negativa su una proteina che ha un ruolo nell’eliminare le sostanze chimiche estranee dal corpo.
In questo caso i ricercatori hanno svolto un esperimento sui topi alimentandovi con una dieta particolarmente ricca di grassi, cosa che portava alla condizione di steatosi epatica non alcolica, detta anche malattia del fegato grasso (NAFLD). Si tratta di una malattia che negli esseri umani risulta sempre più comune e che nei casi più gravi può portare a cirrosi epatica il cancro.
Topi esposti al triclosano mostravano peggioramenti
Oltre ad alimentare i topi con questa dieta ricca di grassi, i ricercatori hanno anche esposto alcuni di essi al triclosano a livelli paragonabili a quelli che possono essere trovati nel sangue degli esseri umani. I ricercatori notavano che topi esposti a questa sostanza mostravano uno sviluppo più veloce della NAFLD rispetto ai topi non esposti.
Triclosano interferisce con importanti molecole e geni e con microbioma intestinale
Secondo i ricercatori il triclosano interferisce con le molecole ATF4 e PPARgamma. Si tratta di molecole che sono usate dalle cellule per creare il fattore di crescita protettivo. Inoltre il triclosano distruggeva diversi geni importanti per il metabolismo e interferiva anche nei microbiomi intestinali apportando una minore diversità.
“Questo meccanismo sottostante ora ci fornisce una base su cui sviluppare potenziali terapie per NAFLD associata a sostanze tossiche”, spiega lo stesso Tukey.
Articolo di https://notiziescientifiche.it/