La chiamavano maternità: un viaggio di trasformazione lungo una vita da affrontare con coraggio e ironia. Un libro per mamme che non pretendono di essere perfette
“La maternità è il più bel punto di non ritorno”. In queste parole condensano il loro punto di vista sul diventare mamme le due autrici di “La chiamavano maternità”. La giornalista professionista Maristella Panepinto, e Laura Ruoppolo, storica dell’arte. Compagne di scuola e grandi amiche ritrovatesi dopo vent’anni in un progetto giornalistico ed editoriale. Prime in Sicilia a raccontare l’eccitante viaggio della maternità, in un libro originale. Con la prefazione di Simonetta Agnello Hornby, che si caratterizza per la formula epistolare e il registro ironico. Per mamme che non pretendono di essere perfette.
“La chiamavano maternità” – disponibile sul territorio nazionale dal 10 dicembre e già acquistabile sul sito di Navarra Editore. Verrà presentato in anteprima domenica 29 novembre alle 16:30 sulla pagina facebook di A tutta mamma. Presentazione con la partecipazione delle autrici e della giornalista Elvira Terranova. Queste racconteranno, a partire da esperienze personali, con schiettezza e un sorriso, della corrispondenza semiseria che costruisce il testo.
Un libro che racconta un viaggio
Dal desiderio di avere una famiglia al parto. Dall’allattamento ai primi anni di vita. Dal desiderio di stare con i figli e non lavorare quando sono piccoli. Al desiderio contrapposto ma coesistente di avere una carriera propria. Ed una vita privata non limitata all’essere “mamma”. Da momenti gioiosi e aneddoti divertenti come le vacanze al mare, i compleanni. E ancora le vituperate chat di classe e il racconto delle paure più intime. Parlando anche di momenti difficili e dolorosi come gli aborti naturali, veri e propri lutti silenziosi. Ed i figli prematuri. Un viaggio di trasformazione lungo una vita da affrontare con coraggio e ironia.
Il libro parla con autenticità, dolcezza e ironia della maternità, sfuggendo agli stereotipi melensi e venendo a patti con l’inevitabile somma di sentimenti, che a volte non si allineano tra loro, che ogni madre affronta. Un libro per mamme che non pretendono di essere perfette, ma che accettano con serenità la propria umanissima e fisiologica imperfezione: perché, per le autrici, se c’è una certezza nella maternità, è proprio l’imperfezione, che rende unica ciascuna madre.
“Un libro serio – come sottolinea Simonetta Agnello Hornby nella prefazione al testo – scritto con arguzia, intelligenza, onestà e tanto amore per la famiglia. La scrittura è profonda ma anche lieve e ironica; da ogni frase sprigionano entusiasmo per la vita e amore per la famiglia”.