“Programma il Futuro”: insegnare in maniera semplice ed efficace le basi
scientifico-culturali dell’informatica
Continua il progetto “Programma il Futuro” nell’anno scolastico 2020/2021. Prosegue la collaborazione del Ministero Istruzione con il Laboratorio “Informatica e Scuola” del CINI Consorzio Interuniversitario Nazionale per l’Informatica. Ciò in virtù di un protocollo di intesa, al fine di fornire alle scuole una
serie di strumenti semplici, efficaci e facilmente accessibili alla formazione degli studenti sulle basi scientifico-culturali dell’informatica, attraverso l’iniziativa “Programma il Futuro”.
L’iniziativa è arrivata ormai a coinvolgere quasi 3.000.000 studenti, 37.000
insegnanti e 7.000 scuole in tutta Italia. Questo colloca il nostro Paese all’avanguardia in Europa e nel mondo. L’introduzione strutturale nelle scuole dei concetti di base dell’informatica attraverso la programmazione (coding). Oltre all’uso di strumenti che non richiedono un’abilità avanzata nell’uso del computer. L’iniziativa ha, così, già coinvolto più di 200 milioni di studenti in tutto il mondo.
Perché insegnare informatica nella scuola
La trasformazione digitale in atto nella società rende indispensabile iniziare ad acquisire fin dalla scuola primaria gli elementi di base dell’informatica. Un’appropriata educazione agli aspetti scientifico-culturali dell’informatica è essenziale affinché le nuove generazioni siano in grado di affrontare la società del futuro. Affrontare il futuro da soggetti consapevoli. E soprattutto in possesso di competenze necessarie per capire, partecipare,
influenzare e contribuire allo sviluppo democratico della società.
A tal fine, sono state rese disponibili alle scuole una serie di lezioni interattive e non. Ogni istituzione scolastica può utilizzare compatibilmente con le proprie esigenze e la propria organizzazione didattica.
Gli strumenti disponibili sono di elevata qualità didattica e scientifica. Essi sono progettati e realizzati in modo da renderli utilizzabili in classe da parte di insegnanti di qualunque materia. Non è necessaria una particolare abilità tecnica né un’approfondita preparazione scientifica. Il materiale didattico può essere fruito con successo da tutti i livelli di scuole.
Materiali didattici ed attività
L’attività didattica di base, denominata “L’Ora del Codice”, consiste nel far
svolgere agli studenti un’ora di avviamento alle basi dell’informatica. Anche quest’anno vi è un ulteriore arricchimento delle scelte. Con ben 22 diversi percorsi da un’ora ciascuno. Due di questi sono indirizzati in modo specifico alla scuola secondaria superiore.
Un’attività didattica più avanzata, consiste invece nello svolgere un percorso più approfondito. Questo sviluppa i temi di base dell’informatica con ulteriori lezioni distribuite su 6 corsi regolari e due corsi rapidi. Questi possono essere usufruiti a seconda dell’età e del livello di
esperienza degli studenti. Tutti questi corsi sono stati completamente rinnovati.
Entrambi i tipi di attività possono essere fruiti con lezioni tecnologiche, per le scuole dotate di calcolatori e connessione a Internet. Ma anche con lezioni tradizionali, per le scuole tecnologicamente ancora non supportate. Al termine delle attività, la scuola potrà rilasciare ad ogni alunno un attestato personalizzato del percorso svolto.
Quest’anno si sono inoltre arricchiti i percorsi complementari. Il primo sulla cittadinanza digitale consapevole (che offre 7 lezioni per la scuola primaria e 2 per la secondaria inferiore). Il secondo su come funzionano i computer, corredati di video didattici e piani di lezione.
L’attenzione alla Didattica a Distanza
Data l’attuale situazione sanitaria, sono state quest’anno aggiunte specifiche
indicazioni per lo svolgimento delle attività didattiche in modalità a distanza. Si segnala la disponibilità di materiale didattico indirizzato alle scuole secondarie di secondo grado. Esso è utilizzabile anche nel contesto dei percorsi per le competenze trasversali e l’orientamento (PCTO).
Infine, è possibile organizzare, tramite il sito del progetto, incontri tra gli
insegnanti. Questi sono utili per il confronto sulle buone pratiche didattiche relative all’insegnamento dell’informatica. E ancora, per la creazione di una comunità di docenti interessati alla loro diffusione.