Si aggira su diversi milioni di euro la prima stima dei danni dei nubifragi nelle campagne della Sardegna. Lo fa sapere Coldiretti che descrive uno scenario di devastazione nelle zone rurali dell’Isola.
Intanto i tecnici della Protezione civile regionale sono a lavoro per la quantificazione più precisa degli effetti tragici dell’alluvione.
“In Sardegna, dove tra i tre morti a Bitti, nel Nuorese, ha perso la vita un allevatore della Coldiretti; l’onda di fango ha sommerso campi di grano già seminati e macchinari agricoli; ha distrutto strade rurali e ponti isolando gli ovili; in molte aziende è stata interrotta la corrente elettrica per una intera giornata rendendo inservibili i pozzi per l’acqua e le mungitrici – sottolinea l’organizzazione agricola -sono andate perse le scorte di foraggio e mangime. Mentre lo tsunami di melma ha invaso le stalle con le pecorelle appena nate, allagando capannoni e fienili. Mentre una grandinata si è abbattuta sugli agrumeti di Castiadas, nel sud est dell’Isola”.
Siamo di fronte – conclude la Coldiretti – alle conseguenze dei cambiamenti climatici con una tendenza alla tropicalizzazione che si manifesta con grandine di maggiori dimensioni, una più elevata frequenza di manifestazioni violente, sfasamenti stagionali, precipitazioni brevi e intense ed il rapido passaggio dal sole al maltempo, con costi per oltre 14 miliardi di euro in un decennio, tra perdite della produzione agricola nazionale e danni alle strutture e alle infrastrutture nelle campagne con allagamenti, frane e smottamenti.