Gli effetti della pandemia avranno strascichi molto lunghi e non facilmente risolvibili anche sotto il profilo psicologico
La pandemia del Covid durerà ancora un anno e mezzo circa. A dirlo è il presidente dell‘Iss Silvio Brusaferro durante un forum organizzato dall’Ansa.
Quello causato dalla pandemia «è uno stress che non è stato puntiforme, come un terremoto o un’alluvione. Si tratta di uno stress che si prolunga per oltre un anno e ci accompagnerà per un anno e mezzo circa. Al momento, stiamo mettendo in atto strategie di adattamento che lasceranno il segno in futuro. Alcune di queste strategie lasceranno il segno probabilmente in maniera permanente». “Quello che stiamo vivendo è un cambiamento epocale-dice Ricciardi,Consigliere di Speranza-non sarà possibile tornare alla normalità per molti anni”.
“Certamente – ha affermato – quello che abbiamo imparato è che la prevenzione è il momento cruciale del sistema: una volta questo concetto veniva più declinato come visione ma non si facevano investimenti specifici, oggi è molto chiaro che se non investiamo sulla prevenzione il livello di rischio è elevato”.
Questo perché “la prevenzione ha il vantaggio di evitare a priori che si manifestino determinati scenari. Al tempo stesso ha lo svantaggio che quando funziona molto bene non si vede”.
La sanità del futuro
La sanità del futuro, ha spiegato Brusaferro, vedrà insieme tecnologie e relazioni sociali. “Sappiamo che possiamo vivere bene anche con disabilità o quando diventiamo anziani. Questo grazie a un insieme di tecnologie e relazioni che ci aiutano a recuperare quel margine di autosufficienza che perdiamo. La sanità del futuro ci vedrà immersi in una serie di relazioni e tecnologie per accompagnarci dove perdiamo di autosufficienza, quindi fortemente ancorata a una tecnologia che ci aiuti a fare scelte ma anche a un’interazione forte con le persone.
La sfida è dare a questa sanità la possibilità di essere fruita in tutte le parti del Paese in maniera uniforme, se riusciremo a garantirlo sarà una grande evoluzione del sistema sanitario nazionale che anche oggi ci consente di avere età media più avanzata ma che ha margini di miglioramento sulla vita media priva di disabilità”.